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Dizionario Filosofico Integrale - Eliohs

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pacifico signore dell’Africa, della parte più bella dell’Europa e dell’Asia, ride con disprezzo delle<br />

nostre dispute, che il resto del mondo ignora.<br />

Ancora una volta, non faccio polemica: credo con viva fede tutto ciò che la religione cattolica<br />

apostolica insegna sull’eucarestia, senza comprendervi una sola parola.<br />

Ecco il mio unico scopo. Si tratta di porre il più efficace freno possibile ai delitti. Gli stoici<br />

affermavano di portare Dio nel proprio cuore: sono le espressioni di Marc’Aurelio e di Epitteto, i<br />

più virtuosi di tutti gli uomini, e che erano, se ci è consentito dirlo, dèi in terra. Con le parole «Porto<br />

Dio dentro di me», essi intendevano la parte dell’anima divina, universale, che infonde vita a tutte<br />

le intelligenze.<br />

La religione cattolica si spinge oltre; essa dice agli uomini: «Voi possedete fisicamente in voi ciò<br />

che gli stoici possedevano metafisicamente. Non cercate di conoscere ciò che vi do da mangiare e<br />

da bere, o solo da mangiare. Dovete esclusivamente credere che è Dio quello che vi do; si trova nel<br />

vostro stomaco. Il vostro cuore vorrà forse contaminarlo con ingiustizie o turpitudini?». Ecco,<br />

dunque, degli uomini che ricevono Dio dentro di sé, nel bel mezzo di un’augusta cerimonia, al<br />

bagliore di cento ceri, dopo una melodia che ha incantato i loro sensi, ai piedi di un altare<br />

scintillante d’oro. L’immaginazione è soggiogata, l’anima è rapita e commossa. Si respira appena,<br />

si è distaccati da ogni legame terreno, si è uniti a Dio: Egli è nella nostra carne e nel nostro sangue.<br />

Chi oserà, chi potrà commettere dopo una simile cerimonia un peccato che sia uno, anzi averne<br />

anche soltanto il pensiero? Era impossibile, senza dubbio, immaginare un mistero che più<br />

dell’eucarestia riuscisse ad ancorare gli uomini alla virtù.<br />

Eppure, Luigi XI, ricevuto Dio dentro di sé, avvelena suo fratello 241 ; l’arcivescovo di Firenze, fatto<br />

Dio, e i Pazzi, ricevuto Dio, assassinano i Medici nella cattedrale 242 . Il papa Alessandro VI, appena<br />

uscito dal letto della figlia bastarda [Lucrezia], dà Dio al proprio bastardo Cesare Borgia; e tutti e<br />

due fanno morire con la corda, col veleno o con la spada chiunque possieda due arpenti di terra che<br />

essi trovino di loro gradimento.<br />

Giulio II fa e mangia Dio; poi, però, armatura indosso ed elmo in testa, si lorda di sangue e di<br />

eccidi. Leone X tiene Dio nel suo stomaco, le sue amanti fra le braccia e il denaro estorto con le<br />

indulgenze nei suoi forzieri e in quelli di sua sorella.<br />

Trolle 243 , arcivescovo di Uppsala, fa sgozzare sotto i suoi occhi i senatori svedesi, bolla del papa<br />

alla mano. Van Galen 244 , vescovo di Münster, muove guerra a tutti i suoi vicini e diventa famoso<br />

per i suoi saccheggi.<br />

L’abate N… 245 è tutto pieno di Dio, non parla che di Dio, offre a Dio tutte le donne, tutti gli<br />

imbecilli e tutti i folli che riesce a tenere sotto la sua direzione, e ruba i soldi ai suoi penitenti.<br />

Che cosa concludere da tali contraddizioni? Che tutte quelle persone non hanno creduto veramente<br />

in Dio; che hanno creduto ancor meno di aver mangiato il corpo di Dio e bevuto il Suo sangue; che<br />

non hanno mai pensato di avere Dio nel loro stomaco; che se avessero creduto con fermezza una<br />

cosa simile, non avrebbero mai commesso intenzionalmente alcun crimine; in breve, che il rimedio<br />

più potente contro le atrocità degli uomini è stato il più inefficace. Più l’idea era sublime, più è stata<br />

segretamente rigettata dalla malvagità umana.<br />

241<br />

Carlo di Valois (1446-1472), duca di Berry, di Normandia e di Guienna, fratello minore di Luigi XI. Voltaire dà<br />

credito qui alla voce secondo cui il re avrebbe ordinato ad un monaco benedettino di avvelenare Carlo, che aveva<br />

complottato più volte contro di lui; tuttavia, è molto più probabile che egli sia morto di tubercolosi (peraltro, era malato<br />

anche di sifilide).<br />

242<br />

Si fa riferimento a Francesco de’ Pazzi (1444-1478) e allo zio Jacopo de’ Pazzi (1421-1478), i quali ordirono a<br />

Firenze una cospirazione contro i fratelli Lorenzo (1449-1492) e Giuliano de’ Medici (1453-1478), membri della<br />

famiglia di fatto egemone in città; durante l’agguato del 26 aprile 1478 in duomo, il secondo cadde ucciso. L’altro<br />

personaggio citato a testo è certamente non l’arcivescovo di Firenze, ma quello di Pisa, Francesco Salviati (1443-1478),<br />

uno dei principali sostenitori della congiura. I due Pazzi e Salviati vennero catturati e impiccati.<br />

243<br />

Gustave Trolle (1488-1535).<br />

244<br />

Christophe Bernard Van Galen (1607-1678), principe-vescovo di Münster; si rese protagonista di innumerevoli gesta<br />

militari, specie nelle Province Unite.<br />

245<br />

Probabile allusione a Fantin, di cui si parla già nella voce Dio, dèi.<br />

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