Dizionario Filosofico Integrale - Eliohs
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Il filosofo è l’amante della saggezza e della verità: essere saggio vuol dire evitare i folli e i malvagi.<br />
Il filosofo deve quindi vivere solo con i filosofi.<br />
Immagino che esistano saggi tra gli Ebrei se uno di questi saggi mangia con qualche rabbino, se si<br />
fa servire un piatto di anguille o di carne di lepre, se non può trattenersi dal ridere di qualche<br />
discorso superstizioso dei suoi commensali: eccolo sperduto nella sinagoga. Si deve dire lo stesso<br />
per i musulmani, per i Guebri o per i Baniani.<br />
So che si sostiene che il saggio non deve mai lasciare intuire ai profani le sue opinioni, che<br />
dev’essere folle con i folli, imbecille con gli imbecilli; ma non si è ancora arrivati a dire che<br />
dev’essere furfante con i furfanti. Orbene, se si pretende che il saggio sia sempre dello stesso parere<br />
di quanti ingannano gli uomini, non è di fatto come desiderare che il saggio non sia un uomo<br />
dabbene? Si pretende forse che un medico sia sempre del parere dei ciarlatani?<br />
Il saggio è un medico delle anime; egli deve fornire i suoi rimedi a quanti ne fanno richiesta e<br />
rifuggire dalla società dei ciarlatani che inevitabilmente lo perseguiteranno. Se dunque un folle<br />
dell’Asia Minore o dell’India dicesse al saggio: «Amico mio, hai proprio l’aria di uno che non crede<br />
alla giumenta Borac 303 o alle metamorfosi di Vishnu 304 ; pertanto ti denuncerò, ti impedirò di essere<br />
bostangi 305 , ti screditerò, ti perseguiterò»; il saggio allora deve compatirlo e tacere.<br />
Se degli ignoranti, dotati per natura di uno spirito buono e con una sincera voglia di istruirsi,<br />
interrogassero il saggio dicendo: «Devo forse credere che ci sono cinquecento leghe dalla Luna a<br />
Venere, altrettante da Mercurio a Venere e da Mercurio al Sole, come assicurano tutti i primi Padri<br />
musulmani, a dispetto di quanto affermano tutti gli astronomi?»; il saggio deve allora rispondere<br />
loro che i Padri possono sbagliarsi. Il saggio deve continuamente insegnare loro che cento dogmi<br />
non valgono una sola buona azione, e che è preferibile soccorrere uno sventurato che conoscere a<br />
fondo l’abolente e l’abolito 306 .<br />
Quando uno zotico vede un serpente pronto ad assalirlo, deve ucciderlo; quando un saggio vede un<br />
superstizioso o un fanatico, che cosa deve fare? Impedire loro di mordere. [d.f.]<br />
Follia<br />
Che cos’è la follia? È avere pensieri incoerenti, e così pure i comportamenti. Se il più saggio degli<br />
uomini volesse sapere che cos’è la follia, gli basterebbe riflettere sul movimento dei propri pensieri<br />
quando sogna. Quando di notte la sua digestione è faticosa, mille idee incoerenti lo agitano; sembra<br />
che la natura, facendo nascere in noi questi pensieri, ci voglia punire di aver assorbito troppi<br />
alimenti o di averli scelti male; infatti, quasi solo quando la digestione è cattiva si pensa mentre si<br />
dorme. I sogni agitati sono una vera e propria follia passeggera 307 .<br />
Allo stesso modo, durante la veglia, la follia è una malattia che, di necessità, impedisce a una<br />
persona di pensare e di agire come le altre. Siccome non può amministrare i propri beni, viene<br />
interdetta; siccome non può avere idee adatte alla vita sociale, viene esclusa da questa; se è<br />
303<br />
Si veda la voce Dogmi.<br />
304<br />
Nome di una divinità maschile dei Veda. Si veda la voce Pregiudizi.<br />
305<br />
Nome del giardiniere del serraglio.<br />
306<br />
Allusione al problema an-nasikh ual-mansuck (appunto, l’abolente e l’abolito) nella teologia coranica. Si tratta del<br />
fatto che i versi per bocca del profeta (53 a sura, versi 19 e 20) – in cui si menzionano tre dee-idoli (Al-Lat, Al-Uzza e<br />
Manat) del paganesimo preislamico, tutte figlie di Allah – sono stati classificati dalla tradizione come satanici. Significa<br />
che l’arcangelo Gabriele ha convinto Maometto della loro origine satanica cosicché questi li ha prima completamente<br />
cambiati (l’abolente), poi li ha cancellati (l’abolito). Comunque, l’opinione teologica in ambito musulmano riguardo a<br />
questi versi resta divisa.<br />
307<br />
Il paragrafo iniziale è stato aggiunto nel 1771. Nell’edizione del 1764 del Dictionnaire philosophique, la voce<br />
iniziava così: «Non si tratta di riproporre il libro di Erasmo, che oggi, sarebbe soltanto una banalità alquanto insulsa.<br />
Chiamiamo follia quella malattia degli organi che impedisce…».<br />
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