Dizionario Filosofico Integrale - Eliohs
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Giudicare i vivi e i morti è il privilegio di chiunque scrive; ma ognuno di noi è giudicato da altri,<br />
che lo saranno a loro volta; e, di secolo in secolo, tutte le sentenze vengono riformulate.<br />
Bayle dunque, dopo alcuni luoghi comuni, scrive queste testuali parole [Dictionnaire historique et<br />
critique, Périclès, nota O]: «Si cercherebbe invano nella storia della Macedonia tanta tirannide<br />
quanta ne presenta la storia di Atene».<br />
Forse Bayle, quando si esprimeva in questo modo, era scontento dell’Olanda; e, probabilmente, il<br />
mio repubblicano che lo confuta è, per ora, contento della sua piccola città democratica.<br />
È difficile pesare, con una bilancia molto precisa, le iniquità della repubblica di Atene e quelle della<br />
corte di Macedonia. Noi rimproveriamo ancora oggi agli Ateniesi l’esilio di Cimone, di Aristide, di<br />
Temistocle, di Alcibiade e le condanne a morte di Focione e Socrate, condanne che assomigliano a<br />
quelle pronunciate da certi nostri tribunali assurdi e crudeli.<br />
Infine, quel che non si perdona affatto agli Ateniesi è la morte di sei loro generali vittoriosi 93 ,<br />
condannati a morte per non aver avuto il tempo di seppellire i loro morti dopo la vittoria e per<br />
esserne stati ostacolati da una tempesta 94 . Tale sentenza è così ridicola e barbara e reca con sé una<br />
tale impronta di superstizione e di ingratitudine che quelle dell’Inquisizione, quelle pronunciate<br />
contro Urbain Grandier 95 , contro la marescialla d’Ancre 96 , contro Morin 97 , contro tanti stregoni<br />
ecc., non appaiono idiozie più atroci.<br />
Per scusare gli Ateniesi, si ha un bel da dire che essi credevano, con Omero, che le anime dei morti<br />
errino per sempre se non hanno ricevuto gli onori della sepoltura o del rogo: una stupidaggine non<br />
giustifica un atto di barbarie.<br />
Che gran male se le anime di alcuni Greci avessero vagato per una settimana o due sulle rive del<br />
mare! Il male vero sta nel consegnare ai carnefici degli esseri viventi, e dei viventi che hanno vinto<br />
per voi una battaglia e che dovreste ringraziare in ginocchio.<br />
Ecco, dunque, messo in rilievo il fatto che gli Ateniesi sono stati i più stupidi e i più barbari giudici<br />
della Terra.<br />
Ma adesso bisogna mettere sulla bilancia i delitti della corte di Macedonia; si vedrà così che questa<br />
corte superò di gran lunga Atene in fatto di tirannide e di scelleratezze.<br />
Di solito, nessun paragone è possibile fra i delitti dei grandi, i quali sono sempre ambiziosi, e i<br />
delitti del popolo, che vuole sempre, e può volere soltanto, la libertà e l’uguaglianza. Questi due<br />
sentimenti, di libertà e di uguaglianza, non conducono necessariamente alla calunnia, alla rapina,<br />
all’assassinio, agli avvelenamenti, alla devastazione delle terre dei vicini ecc.; sono invece la<br />
smodata alterigia e la smania del potere a spingere, in ogni tempo e luogo, a tutti codesti delitti.<br />
In Macedonia, la cui virtù Bayle contrappone a quella d’Atene, non vediamo altro, per due secoli<br />
consecutivi, che una serie di crimini spaventosi.<br />
Tolomeo, zio di Alessandro il Grande, assassina suo fratello Alessandro 98 per usurpare il trono.<br />
Filippo 99 , suo fratello, passa la propria vita a ordire inganni e a usare violenze, e finisce pugnalato<br />
da Pausania.<br />
Olimpiade fa gettare la regina Cleopatra e suo figlio in un calderone di bronzo bollente, e assassina<br />
Arrideo 100 .<br />
Antigono assassina Eumene 101 .<br />
93<br />
Nella battaglia navale delle Arginuse (406 a.C.).<br />
94<br />
Cfr. Senofonte, Elleniche, I, 6-7.<br />
95<br />
Si veda la voce Asmodeo.<br />
96<br />
La fiorentina Eleonora Dori Galigai, sulla quale vedi la voce Bekker.<br />
97<br />
Simon Morin (1623-1663), visionario e riformatore, arso come eretico a Parigi. Si veda la voce <strong>Dizionario</strong>.<br />
98<br />
Tolomeo di Aloros. Fu re di Macedonia dal 368 al 365 a.C.; Alessandro II. Fu re di Macedonia dal 370 al 368 a.C.<br />
99<br />
Filippo II di Macedonia (382-336 a.C.).<br />
100<br />
Olimpiade (375-316 a.C.) fu ripudiata da Filippo II di Macedonia per sposare Cleopatra. Dopo la morte di Filippo,<br />
ella avrebbe fatto gettare in un calderone di bronzo Cleopatra e suo figlio: cfr. Pausania, Periegesi della Grecia, VIII, 7.<br />
Dopo la morte di Alessandro il Grande, fece assassinare il suo fratellastro Filippo Arrideo, proclamato re col nome di<br />
Filippo III (359-317 a.C.).<br />
101<br />
Antigono I Monoftalmo (382-301 a.C.). Eumene di Cardia (362 ca. - 316 a.C.).<br />
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