Trovatori e poeti, studi di lirica antica. Dolce stil nuovo - L'ultimo ...

90 TROVATORI E POETI
D'amore, invece, non si fa parola. Videro lo scoglio gli
editori (Trucchi, Nannucci, Carducci), stampando l'un
dòpo l'altro al v. 68 con l'amor che sapete : ma questo
amore nel codice non c'è, e temo non fo.sse neanche nel
pensiero del poeta.
Posso, a questo punto, metter fuori un mio sospetto?
Molti esempi si videro nelle pagine precedenti di poesia
religiosa medioevale celata sotto vesti profane. Fu un
segno di decadenza, effetto di quella profonda modifi­
cazione e purificazione della lirica avvenuta nel se­
colo XIII; la quale se in Provenza ebbe diretta origine
dalle vicende religiose e civili del paese, dovè pur es­
sere la risonanza di un elemento nuovo nell'anima me­
dioevale. Anche' l'antica pastorella che già aveva pre­
stato comodo il fianco ai giochi cortigiani si piegò alle
nuove costumanze e si fece beghina nel verso di più
d'un poeta. Imitava in lingua d'oz7una pastorella Gautier
de Coincy, quando scrisse
Qui que chant de Mariete,
Je chant de Marie !
Lessons ces viez pastoureles
Et ces vielles notes
Si chantons chancons noveles,
Biaus-diz, beles notes,
De la fleur dont sanz sejor
Chanten angles riuit et jor 34).
Abbiamo esempi non pochi di canzoni pie modellate