Trovatori e poeti, studi di lirica antica. Dolce stil nuovo - L'ultimo ...

mistica profana 111
IV, 18. E si. noil. 19. fres. È un proverbio noto ai trovatori,
che esprime qui l'inutilità dell'amore senza speranza.
Cfr. Daude de Pradas (Gr. 124, 10): Demo mal aip conosc en
ver Que bati fer freg ab mar lei ; Raimbaut de Vaqueiras
(Gr. 392, 18); Gel fabrega fer freich qui voi ses dan far son
prò. 20. ni ia. iauzia.
Segue un'altra strofa, che riproduco fedelmente qual'è nel
testo :
Si nom uol amar mamia. dia.
pos eu lam. sii mamaria. ia
qeu sui al seu comandameli. gen.
li serai.sim uol retener. uer
li dirai qautressi menta.
Questa cobla non sembra appartenere alla canzone originale.
Cambiano non pur le rime ma anche la lor disposizione,
perchè i due primi versi sono congiunti.
31) Si ha così nuovo argomento a credere che questa canzone
si riferisca realmente alla donna dell'amore lontano. Il
Paris invece la separava dal ciclo delle quattro (l. e, pag. 252).
32) Nodlet-Chabaneau, op. cit., pag. 26. Molta parte della
poesia di Ramon de Cornet, anche più che non abbian veduto
i due editori, è di ispirazione profana. Ecco qui il luogo citato
nel testo originale :
La nueg ed lieg, quant yeu me soy colcats,
Es pres de jorn ans que puesca dormir,
E pueis Amors, quan me soi adormitz,
Porta m'en lay : so'm cugi certamen,
Estar ab lieis bras e bras totz vestitz,
Perque tostems volgra viure dormen.