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Sentenza nelle Cause C-403/08 e C-429/08 145<br />

né una normativa nazionale che vieti tali attività ricadono nel settore coordinato<br />

dalla direttiva sull’accesso condizionato.<br />

74 La questione posta dal giudice a quo deve essere pertanto risolta nel senso<br />

che l’art. 3, n. 2, della direttiva sull’accesso condizionato non osta ad una normativa<br />

nazionale che impedisca l’ut<strong>il</strong>izzazione di dispositivi di decodificazione stranieri, ivi<br />

compresi quelli ottenuti o attivati mediante l’indicazione di un falso nome e di un<br />

falso recapito, ovvero quelli ut<strong>il</strong>izzati in violazione di una restrizione contrattuale<br />

che ne consente l’ut<strong>il</strong>izzazione unicamente a fini privati, atteso che una normativa<br />

di tal genere non ricade nel settore coordinato da tale direttiva.<br />

c) Sulle altre questioni riguardanti la direttiva sull’accesso condizionato<br />

75 Alla luce delle soluzioni fornite alla prima questione nel procedimento C<br />

403/08, nonché alle questioni prima, seconda e terza nel procedimento C 429/08,<br />

non occorre procedere all’esame della seconda, terza e ottava questione, lett. a),<br />

nel procedimento C 403/08, né delle questioni quarta e quinta nel procedimento C<br />

429/08.<br />

3. Le norme del Trattato FUE in materia di libera circolazione delle merci<br />

e dei servizi<br />

a) Sul divieto di importazione, di vendita e di ut<strong>il</strong>izzazione di dispositivi di<br />

decodificazione stranieri [ottava questione, lett. b), e prima parte della nona questione<br />

nel procedimento C 403/08, nonché sesta questione, i), nel procedimento<br />

C 429/08]<br />

76 Con tali questioni i giudici del rinvio chiedono, sostanzialmente, se gli artt. 34<br />

TFUE, 36 TFUE e 56 TFUE debbano essere interpretati nel senso che ostino ad<br />

una normativa di uno Stato membro ai sensi della quale risulti <strong>il</strong>lecita l’importazione,<br />

la vendita e l’ut<strong>il</strong>izzazione, nello Stato medesimo, di dispositivi di decodificazione<br />

stranieri che consentano l’accesso ad un servizio codificato di radiodiffusione via<br />

satellite proveniente da un altro Stato membro comprendente oggetti protetti dalla<br />

normativa di tale primo Stato.<br />

i) Sull’individuazione delle disposizioni applicab<strong>il</strong>i<br />

77 Una normativa nazionale, come quella oggetto delle cause principali, riguarda<br />

tanto la prestazione transfrontaliera di servizi di radiodiffusione codificati quanto<br />

la circolazione, nell’ambito dell’Unione, di dispositivi di decodificazione stranieri<br />

che consentono di decodificare tali servizi. Ciò premesso, sorge la questione se<br />

tale normativa debba essere esaminata sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o della libera prestazione dei<br />

servizi ovvero sotto quello della libera circolazione delle merci.

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