121228-sgorlon - Udine Cultura

Sul fantastico di Carlo Sgorlon
di Srefano Lazzarin
Università di Saint-Étienne, Francia
Horror, fiabesco, fantastico nell’opera di Sgorlon
[N]el mondo reale tutto aveva una spiegazione
che non era tale fino in fondo, ma
un’ipotesi di genere mitico. La realtà era
sempre ambigua, contraddittoria, misteriosa,
incoerente, e come tale una cosa
soltanto sarebbe stata logica e razionale,
ossia che non esistesse. Invece esisteva. 1
Il dibattito sulla nozione di ‘letteratura fantastica’ dura da circa un secolo e si è acceso soprattutto
negli ultimi quarant’anni, a partire dalla pubblicazione di un famoso libro di Tzvetan Todorov, l’Introduction
à la littérature fantastique (1970) 2 . Secondo Todorov – e altri studiosi, soprattutto francesi,
che ne hanno anticipato o ripreso le tesi 3 – il fantastico andrebbe inteso come un genere o un modo
letterario di preferenza breve, che mette in scena un tipo di soprannaturale inquietante, perturbante,
terrificante. Un racconto sarebbe fantastico quando riferisce eventi che mettono in crisi la coerenza del
nostro universo: eventi inesplicabili, sconcertanti e spaventosi perché, se fossero veri, farebbero esplodere
il «paradigma di realtà» 4 su cui fondiamo la nostra rappresentazione del mondo. Roger Caillois ha
detto, con una formula felice, che il fantastico è la manifestazione di «un scandale, une déchirure, une
irruption insolite, presque insupportable dans le monde réel» 5 .
Nel presente saggio si farà riferimento a questa nozione del fantastico, e non alla pur geniale
provocazione di due scrittori argentini, Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares, i quali ebbero ad af-
1 C. Sgorlon, L’alchimista degli strati, Milano, Mondadori, 2008, p. 15.
2 Cfr. T. Todorov, Introduction à la littérature fantastique, Paris, Seuil, 1970.
3 Sulla ‘scuola francese’ – contrapposta a quella ‘anglosassone’ – e sulla definizione di fantastico qui adottata cfr. S. Lazzarin,
Il modo fantastico, Roma-Bari, Laterza, 2000, soprattutto le pp. 14 e 79, e Idem, Dérive(s) du fantastique. Considérations
intempestives sur la théorie d’un genre, «Comparatistica», XIV, 2005, pp. 113-136.
4 Su questa nozione cfr. L. Lugnani, Pear una delimitazione del «genere», in R. Ceserani et alii, La narrazione fantastica, Pisa,
Nistri-Lischi, 1983, pp. 37-73, e in particolare la definizione sintetica che si legge a p. 54.
5 R. Caillois, De la féerie à la science-fiction. L’image fantastique (1958), in Idem, Obliques, précédé de Images, images..., Paris,
Stock, 1975, p. 14.
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