SCRITTI - Franco Battiato Archive
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hanno votato nelle ultime elezioni per quello che<br />
hanno già toccato, cioè una politica basata sui<br />
cessi, una 'plebaglia', com'ebbi a dire in un'intervista<br />
che ha suscitato un po' di rumore, e per cui<br />
anche <strong>Battiato</strong> ha deciso di andarsene, ed è stato<br />
perdonato dal sindaco, ma io no, sono ancora imperdonato.<br />
Comunque, certo, quando atterro all'aeroporto<br />
dopo un viaggio, sento piacere, un piacere<br />
naturale, poi tutto finisce, io praticamente vivo<br />
in me stesso in rapporto a questi rumori, mi piace<br />
abitare in questi punti di rumore, fracassi - gli<br />
alberi non li sopporterei. Ho scritto qualcosa sulla<br />
Sicilia. Ma quanto al vivere qui, devo dire che mi<br />
trovo bene, ho un collegamento immediato, da<br />
ragazzino vivevo a Lentini dov'ero nato - non c'erano<br />
i giardini che avrebbero sostituito le pensioncine<br />
- mio padre era farmacista, mio zio avvocato e<br />
aveva delle campagne, dove ogni tanto andavamo.<br />
Ricchissima terra, dove poi ci sono stati ritrovamenti<br />
archeologici, e così mi sono trovato a giocare<br />
con le ossa - dei greci, dei graeculi, di tutti<br />
quelli che vi avevano abitato o comunque erano<br />
passati da lì (si ritrova in un mio poemetto...) ebbene,<br />
mi trovavo bene, mi ci trovo bene in mezzo,<br />
io non sono portato a scrivere osservazioni... ho<br />
scritto della differenza del vivere in società e in<br />
politica... mi sono trovato a vivere in regimi dittatoriali.<br />
Un giorno alla stazione di Lentini vedo un<br />
farmacista che conoscevo, scortato da guardie, che<br />
aveva per le mani moltissime catene, lo stavano<br />
portando al confino, perché considerato un facito-