Goceano: i segni del passato - UnissResearch - Università degli ...
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sistette nell'occupazione e riutilizzazione di monumenti preistorici<br />
(domus de janas, nuraghi, tombe di giganti), nella costruzione di castra<br />
per l'acquartieramento <strong>del</strong>le truppe, nella ristrutturazione <strong>del</strong>le strade<br />
con la creazione di nuovi diverticoli che collegavano tra di loro punti<br />
strategici ed insediamenti abitativi, nell' edificazione di edifici termali.<br />
Testimonianze di età romana sono state individuate in quarantaquattro<br />
località <strong>del</strong> <strong>Goceano</strong>. La maggior parte di esse si trova nella<br />
piana di Anela e nel comune di Benetutti.<br />
Tali dati attestano, per lo più, la riutilizzazione di monumenti preistorici<br />
come abitazioni o come sepolture. In alcuni sono visibili tracce di<br />
"restauro" con malta di pozzolana (ad es. nel nuraghe S. Martine), altri<br />
presentano costruzioni aggiunte in età romana (nuraghi Mattafurones e<br />
Torodda: Ponsanu 1991-92, pp. 83-84, 88-89). Nel complesso nuragico di<br />
S'Ena 'e Sedine si può ipotizzare (considerata l'abbondante quantità di<br />
materiale rinvenuto) la presenza di una fornace di mattoni. Un'altra<br />
fornace era attestata, fino a pochi anni fa, in località Mercuria.<br />
Altri nuraghi hanno restituito materiale sporadico (S'Aspru, Sa<br />
Maddalena, Istelai, Lucche ecc.)<br />
Materiali sporadici sono stati recuperati anche in varie località: a<br />
Telava, Piramela, Siana, in altre 7 località di Benetutti (in corso di studio),<br />
mentre ripostigli monetali sono stati rinvenuti a Burgos e a Bultei.<br />
Unico esempio di rinvenimento di materiale ceramico in una tomba<br />
di giganti è la tomba di Sa Pruna; sono invece più frequenti i ritrovamenti<br />
in domus de janas a Sos Furrighesos e Molimentos (Tanda 1984,<br />
pp. 99-100; Ferrarese Ceruti 1967, pp. 169-185).<br />
Notevole importanza, per la loro unicità, avrebbero avuto gli oggetti<br />
in oro osservati in una sepoltura a Esporlatu (Spano 1857, p. 155) se<br />
non fossero stati o smarriti o attribuiti ad età fenicio-p unica (Quaderni<br />
Didattici 1990).<br />
In tre località (Giuncarzu, Littocoro, Monte Pazza) è stato individuato<br />
un tratto <strong>del</strong> lastricato stradale, diverticolo <strong>del</strong>la a Karalibus<br />
OIbiam, che attraversava il fiume Tirso con un ponte ricostruito "a<br />
schiena d'asino", in età medievale (Fois 1964, tav. 29).<br />
Importantissima è stata la scoperta di una vasca termale identificata<br />
come tepidarium, nelle cui vicinanze si trovano altre strutture utilizzate<br />
dai Romani. Essa faceva parte di un complesso piuttosto grande, che si<br />
intravede lungo la SS 128 bis, sul tratto Bono-Benetutti.<br />
Nello stabilimento termale di "San Saturnino" è conservato un blocco<br />
squadrato su cui è incisa un'iscrizione frammentaria, di non facile lettura,<br />
che può essere interpretata come un'esortazione (alla preghiera?) e può<br />
essere datata, per la presenza <strong>del</strong> segno <strong>del</strong>la croce, all' Altomedioevo.<br />
Il ritrovamento più importante è il diploma militare <strong>del</strong> legionario<br />
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