Goceano: i segni del passato - UnissResearch - Università degli ...
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Le esigenze <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong> <strong>Goceano</strong> erano quelle di appagare<br />
per lo più il sentimento di una devozione imbevuta di tradizione e di<br />
latente paganesimo. La statuaria lignea è pertanto senza referenti illustri<br />
a cui ispirarsi, sottesa all'imitazione di quanto era stato realizzato in<br />
altre aree isolane. La mancanza di centri storicamente e economicamente<br />
rilevanti soprattutto nei secoli XVII e XVIII, periodi in cui la scultura<br />
ebbe 'un'enorme produzione, attesta le peculiarità popolari <strong>del</strong> tipo di<br />
plastica riscontrabile nel territorio (TIlocca 1987). Non si può ignorare lo<br />
stato di perenne miseria che attivò qui una visione <strong>del</strong> mondo diversa<br />
che altrove, stabilendo speciali rapporti tra gli uomini e la natura.<br />
In questo ambiente difficile, avaro di prospettive in senso lato, va<br />
formandosi un senso d'accettazione e di rassegnazione assai noto agli<br />
antropologi e agli studiosi di demologia, i quali hanno osservato che in<br />
simili casi si indebolisce la cooperazione per un comune interesse civico<br />
a favore di altre forme di vivere il senso di comunità (Ferrarrotti 1961,<br />
pp. 180-240).<br />
Le feste dei santi accrescono la comprensione di questa produzione<br />
lignea ricca di figure suggestive che denunciano i sentimenti semplici e<br />
chiari di coloro che vollero i simulacri dei santi per adornare gli altari,<br />
al fine di riversare su loro invocazioni, speranze e suppliche. La storia<br />
religiosa <strong>del</strong> Coceano non va considerata comunque come storia a sé,<br />
né come corpo separato da influenze ed interferenze <strong>del</strong>la società civile<br />
(De Rosa 1990, p. VII). La devozione per un santo nel <strong>Goceano</strong> ha una<br />
relazione con le richieste <strong>del</strong>la gente, per cui vanno comprese le situazioni<br />
sociali depresse, segnate da epidemie e carestie vissute dalla<br />
popolazione. A ciò si aggiunga l'incidenza <strong>del</strong>la normativa tridentina<br />
con l'apporto sensibile <strong>del</strong>le confraternite uscite dai collegi dei<br />
Domenicani, senza tralasciare la struttura dei patronati ecclesiastici (De<br />
Rosa 1990, p. VII).<br />
Le sculture <strong>del</strong> <strong>passato</strong> presenti nelle chiese, comprese quelle campestri,<br />
denotano per lo più la mano di artefici locali talvolta acculturati<br />
sulla produzione più aggiornata <strong>del</strong>l' epoca, talaltra chiaramente naif e<br />
raramente continentale.<br />
Nell' offrire un quadro diacronico di questa statuaria lignea si inizia<br />
con il Crocifisso <strong>del</strong>la chiesa parrocchiale di Bottidda, il quale, nonostante<br />
la tradizione lo voglia risalente al secolo XIV, denuncia un linguaggio<br />
più prossimo al Quattrocento, da attribuire ad un artefice <strong>del</strong>l'Italia<br />
meridionale piuttosto che ad uno sardo. Scarsi sono esempi analoghi<br />
nella nostra Isola; le opere di quell'epoca presentano peculiarità d'intaglio<br />
diverse da questa in esame: la figura <strong>del</strong> Cristo è slanciata, mo<strong>del</strong>lata<br />
con perizia e con pieghe non banali nel disegno <strong>del</strong> perizoma.<br />
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