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Goceano: i segni del passato - UnissResearch - Università degli ...

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3. TESTIMONIANZE DELL'ETÀ STORICA DAL MEDIOEVO<br />

AI GIORNI NOSTRI (Wally Paris)<br />

3.1. La pittura<br />

In un panorama figurativo piuttosto povero si impongono i dipinti<br />

<strong>del</strong>la chiesa parrocchiale di Benetutti realizzati dal "Maestro di Ozieri",<br />

pittore assai prestigioso di una serie di opere sparse in vari centri <strong>del</strong>la<br />

provincia di Sassari.<br />

In una recente trattazione su questo artista R. Serra evidenzia giustamente<br />

che, nonostante l'esatta individuazione <strong>del</strong> predetto artefice e la<br />

<strong>del</strong>ineazione dei suoi caratteri inconfondibili, per molti aspetti egli rimane<br />

una figura ancora oggetto di discussione (Serra 1990, pp. 225-245).<br />

In <strong>passato</strong> la vicenda critica aveva raccolto il COrplLS <strong>del</strong>le sue opere<br />

fissando termini interpretativi e temporali riveduti alla luce di una rivisitazione<br />

offerta in occasione di una mostra monografica che, per alcuni<br />

aspetti, non ha trovato concordi gli studiosi (D'Aniello 1982, pp. 7-20).<br />

A ciò si aggiunga che l'esistenza di quattro elementi <strong>del</strong> retablo scomposto<br />

di Bortigali, un tempo ritenuti di un epigono <strong>del</strong> nostro Maestro,<br />

hanno accresciuto le possibilità di ritornare sulla sua formazione culturale<br />

riproponendo nuove supposizioni sul periodo in cui svolse la sua<br />

attività in Sardegna (La pittllra <strong>del</strong> Cilu111ecento nel Nord Sardegna, 1992).<br />

Sulla commissione <strong>del</strong> Retablo di Sant'Elena al "Maestro di Ozieri"<br />

non si hanno notizie, la citazione <strong>del</strong>le originarie tavole appare nelle<br />

carte <strong>del</strong>l'archivio parrocchiale di Benetutti soltanto nel Seicento; ciò<br />

non deve trarre in inganno in merito all' esecuzione <strong>del</strong>le medesime<br />

poiché manca qualsiasi documentazione relativa al precedente secolo.<br />

Né il Valery né G. Spano poterono ammirarlo integro per cui già<br />

nell'Ottocento presentava gli elementi tuttora rimasti (Valery 1837, p.<br />

315; Lamarmora 1868, p. 454, nota 2), comprendenti le immagini di S.<br />

Elena, <strong>del</strong>la Crocifissione, <strong>del</strong>l'Invenzione <strong>del</strong>la croce e <strong>del</strong>la Prova <strong>del</strong>la vera<br />

croce. Dipinti questi che R. Serra porrebbe a conclusione di un percorso<br />

formativo assai complesso preceduto dal Retablo di Nostra Signora di<br />

Loreto, dal San Sebastiano e dalla Crocifissione di Sassari e, si aggiunga, di<br />

quanto resta <strong>del</strong> Retablo <strong>del</strong>la Madonna <strong>degli</strong> Angeli di Bortigali.<br />

Nelle scene di Benetutti si compendiano la chiave di lettura <strong>del</strong>la<br />

sua formazione artistica e i rimandi ai grandi pittori dai quali trasse<br />

ispirazione rielaborandone la scrittura artistica. L'impronta manierista,<br />

è stato osservato, fu mediata da apporti iberici, senza tralasciare il contributo<br />

notevole desunto da Raffaello e dalla pittura d'Oltralpe. In<br />

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