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Goceano: i segni del passato - UnissResearch - Università degli ...

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Due di questi ipogei, il I ed il VII, possono essere considerati come<br />

tra i più articolati e vasti ipogei non solo <strong>del</strong>la Sardegna ma anche <strong>del</strong><br />

Mediterraneo. Trovano puntuali affinità con il ben noto ipogeo di HaI<br />

Saflieni a Malta.<br />

La tomba I è costituita da un "dromos" o corridoio a cielo aperto,<br />

da un'anticella semicircolare e da almeno undici celle successive. Del<br />

"dromos" sono state individuate le tracce per una lunghezza di m 24,<br />

una larghezza media di m 4 ed un'altezza di m 0,60. L'anticella, di<br />

forma semicircolare, misura m 10,50 di diametro e rivela tracce cospicue<br />

di uno strato di malta dipinto di rosso-ocra e di grigio. Alcuni campioni<br />

d'intonaco sono stati sottoposti ad analisi.<br />

La tomba VII si distingue per la raffinata esecuzione, per la presenza<br />

di numerosi elementi architettonici come lesene, architravi, banconi<br />

e per la colorazione in rosso presente in tre vani.<br />

L'esame <strong>del</strong>l'abbondante e ricco materiale archeologico restituito<br />

dagli scavi condotti in diverse campagne (Tanda 1976-77, 1982 e 1983)<br />

rivela che la necropoli è stata utilizzata a cominciare dalla fine <strong>del</strong> IV<br />

millennio a. C., con la cultura di Ozieri e successivamente durante le<br />

culture di Filigosa, Abealzu, Campaniforme, Monte Claro e Bonnanaro,<br />

fino all'età punica e romana.<br />

Gli scavi <strong>del</strong>la tomba I hanno anche restituito numerosi campioni<br />

paleobotanici, che sono stati analizzati.<br />

Appresso è riportata la sintesi dei risultati <strong>del</strong>le analisi dei reperti<br />

paleobotanici e <strong>del</strong>l'intonaco.<br />

Indagine mineralogica<br />

Lo studio mineralogico <strong>del</strong> campione è stato finalizzato alla determinazione<br />

<strong>del</strong>la composizione <strong>del</strong>l'intonaco, prendendo come termine<br />

di paragone la roccia sulla quale era stato applicato l'intonaco stesso.<br />

Ciò ha permesso di arrivare alla classificazione litologica <strong>del</strong>la roccia e<br />

di stabilire la natura <strong>del</strong>l'impasto costituente l'intonaco e la sua provenienza.<br />

I metodi comunemente usati per il riconoscimento e la classificazione<br />

dei minerali sono stati applicati al campione dopo averlo tagliato e<br />

ridotto in sezioni sottili. Tali sezioni sono state esaminate al microscopio<br />

mineralogico a luce trasmessa.<br />

Il campione è risultato essere costituito da seguenti strati:<br />

A roccia;<br />

B impasto a matrice grossolana;<br />

C impasto a matrice più minuta;<br />

D pigmento rosso.<br />

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