39EX.3LAIVENA 3DÏÎMORTE

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le difefe, che i parrocinatori del reo hanno prefèntare
s di più giammai fi efègui/cc la condanna , le
prima non è cornu nicara al Governatorc délia Provincia
t il quale ne* cafi meno atroci ha diritto di
graziare. Ora pare certamenre, che con rante precauzioni
ci fiano rurre le morali ficurezze , tindtt*
non paventare , che la vira degli uomîni poffa eCfère
ingiullimenre vimmolata lurïgi dalla. Corte :
Ç in jfarri ïc û circranno de* cafi , nci quali quefto
fia accaduro » non fàranno certamenre di Paefi , nci
quali fi fiano ufàte rurre le indicare.precauzioni ; e cosï
conchiudero, che 1*inconvénient©, di cui fi minao
cia quefto fiftema di efèguirfi le fènrenze di morte
v lensacchè fiano approvare dal Configlio Suprcmo
délia Capitale, e in fèguiro confermite dal Sovrano,
fi puo di leggieri evhare . AU' incontra quello,
che nafcerebbe , ove veuille adottaro il fift^mi conrrarîo
, fàrebbe afFarto inevirabile . IntroJotio un rai
fiflema in uno Sraro pec poco ,. che quefta fia eftefo ,
molro più poi fè farà di una grande ampiezza , corne
lo fbno parecchie délie noftre Monarchie, ê impoli
fibile , che non paiTi un tempo immenfb £ra la cattura
, e il fupplicio del reo • Ora nienre fàrebbe pîù
fatale. Gl\ mconvenienri del lungo ritardo délia—
pefca fbno cosi dirTufamente dimoftrari ne H* Opéra ,.
che il prelodato Aurore ha prefb a commenrare,.
e d'altra parce quefta è cosi nora , che fàrebbe una.
inutile farica trartenerfi a djmoftrargli.
Quefto Scritrore adduce un' altra ragione per (oftenére
la fua opinione , ed è , che il Configlio Supremp
délia Capitale , eilendo più accoftumuo agfi
arTari, conofce meglio , che un Tribunale fubalterno
di Provincia , fe il corpo dello Sraro ha bifbgno,