39EX.3LAIVENA 3DÏÎMORTE

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ÏH'O , avendo un mezzo più ficuro, e pîù facile di
arricchirfi, abufando norabilmente délia pubblica—
fede, di cui è depofitario. Dali' eflere la pena'dell*
ailàflinio coma ne anche ai due accennati delitci ,•
non feguc adunque > che gli fcellerui fi debbano
abbandonare piuttoflo al primo, che ai fecondi.
lo potrei moftrarc lo fteffb di aliri delitti > che le
Jeggi punifcono colla morte egualmente, che l'aflâfr
finio, ma i due efpofti eièmpi baftano a moftrare ,
che il pericolo, di eut parliamo, non à générale,
corne fi iuppone • I
Quefto pericolo fi potrebbe forfè verificare ia—
qualche cafo particolare , per efèmpio nel cafb délia
cftenfioue délia Penaflt di Morte anche al furto,
giacchè pare realmcnte , che data una cale eftenfione
% dovefTe nafeere l'inconveniente, che i ladri ai
furto aggiugncftero eziandio l'omicidib, vedendofi
cbsi più al coperto dalle ricerche dellc leggi 1 taie
al me no è il parère di parecchi celebrj Scrfttori . Ma
da quefto cafo particolare, ficcome ognuno Vede,
non fi puo conchiudere niente in favore délia opinione
, che io combarto. I/unica conclufione , che
da cio è lecito dcdurfi, è che que (la eftenfione délia
Fena di Morte a quefto cafo dcl furto potrebbe eue**
re ingiufta : dico potrebbe, e non già, che lo fia J\
giacchè ritornerô fra poco a quefta obbiezione , dove
trattero délie leggî, che puntteono capîtalmente il
furto, e quiaci elàminerô fe realmente unaltalej»
obbiezione è atta a tare, che fi riprovino quelle
Si pub dunque conchiudere, che il pericolo,
che fi attribuifce a quefta eftenfione délia Pena di
Morte ad altri delitci > fuorchç alla cofpirazione con*-
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