39EX.3LAIVENA 3DÏÎMORTE

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porto non mi fcordo , che voî avevate non poca di£^
rîcoltà , avece combarcuco con annî per cosi dire putuire
, dentro i quai limiti non mi pare , Hche abbia
voluro conrenerfi il noftro Autore délie Eflfemerîdi
di Rom a , che non eiito , corne leggo in que Ho
fteflb Ordinario , di dichiararfi aperramenre del voftro
parcito , ma muftro di cGfere ben poco amico
del riferiro patto fbcialc
Dopa rurco cio vi potrcte ben immaginare quanta
poca imprefïione facciano fbpra di me le contrarie
declamazioni appoggiate ai falfi nomi , o maie applicati,
di umanità , clcmenza , crudeltà , e tirannia »
La mîa umanirà fi ri (ente bcnsï ail' afpetto di un
xnifcrabile flrafcinato al patibolo , ove lo conûdero
nel fblo afpetto fènfibile dî pazîentc, e me lo tiguro
pentito délie lue enormirà ; ma mi fènto poî molto
più commoflb nel figurarmi una Famiglia aflalira
da una turba dî fcelerati Mainadieri nel fàcro
Asilo dei domeftici Larî 9' ed un onefto înduftriofb
viaggiatore net notturno filenzio -d*una folta bofcaglia
, o d'una infrequentata via , trepidanti gif uni f
€ gli altri in faccia al lungo confulto fui la propria
vîta , e prtvati ad un tratto dcl firutto délie
proprie penofe induflrie . Conoïco allora , che la
morte dî quefti rei è un effetto ben gîuflo délie
leggi dettate dalP umanità ben regolata, protetçrice
délie pacifiche virtù , délie fcicnze, arti, e commercio,
tranquillità de v Sudditi, e Habilita de' Governi•,
ht cui acconfèntono gli uomini turti in tut te le nazioni
- fècoli, td età» Gonofco H veri ientimenti délia
natura, cha nuova , e tecchia .è pur fèmpre la
ftefta nel fremito délia Nazione allô intendere d'un
proditorio omicidio , o d'un orrîdo auTaûxnio , pet cui