39EX.3LAIVENA 3DÏÎMORTE

f >
queflo, che abbiamo ora confutato, poichc è certo,
che la tegge di Mosè almeno în quella pane, che
ri/guarda i precetti giudiciali, e Ibrenfi, è ftata interamente
abolira colla venuta di Criflo, in un tal
tempo eflendo refhra intcramcnte difciolta la Repubblica
Ebrca , al regolamento di cul quegli erano or»
dinati, e diretti . Egli è vero, che quefti Giure*
confulti 9 i ouali fbno di avvifb , che intorno a queflo
punro non 6a lecito lo fcoflarfï dalle leggî di Mosè,
non fi fonda no fbpra Pobbligazione di quelle leggi,
che eglino flefli accordano cilere afFatro ceiFata , ma
fi bene fopra quefla ragione, che in un affare di si
grande confèguenza , corne è queflo di togliere ad
alrri la Tira, non fi fàprebbc meglio cono'cere la volonrà
di Dio fola capacc di mettere la cofcienza in
ripofo, che da quello, che ha cgli fleftb ordinaro a
un tal propofito . Ma anche in quefto modo eglino
non favurifcono di più la loro cauià . Iddio avendo
prefb ibrto la fua particolare protezione il Popolo
Ebreo , ed eflTendou* degnato di eflfergli ïpecial Le»
glsiatore , ha voluto aver riguardo ai genio, e ail*
indole del medefimo . Se dunque una Nazione fi troverà
in circoftanze affarto diverfè da quelle del Popolo
Ebreo , e fè in feguto di que fia diverfiià di circoflanze
l'utile pubblico ciîgerà , che fi punifea di morfe
un delitto, iJ qoale era punito în altra guifà dalla
legge di Mosè, perché non lî potrà icoll re da una
tal legge ? La volonrà di Dio à, che iï procuri la
~pte , e la tranquillità del génère umano. La Pena
i Morte, ch'Egli ha aurotizzata p r alcuni deluti
nel lùo Popolo, fa vedere , che non difapprova un tal
rigore, quando là pubblica utilità lo eiîgo • Un Principe
aduiique farà pUnatnente uemo di uniiorwarll