39EX.3LAIVENA 3DÏÎMORTE

à, fi queflo voto fi efèguifTe ? Che gioverebbe egli
di avère una cafà , che ci difendeSè dal freddo ,
dalla pioggia, e dalle ahre intempérie del Gielo ,
fe ad ogni momento £o(Te a temerfi, che alcri in—
efTa s'intrudcife per ifpogliarci ? Chi è finalmente,
il quale £ potefle afllcurare di godere pacificamente
dei frutti del fuo travaglio , e délia fua induftria
in un paefe, dove i furti foffero çptanto moltiplicati
? E s'egli è incontraftabile , che l'uomo non fatica,
che in vifla di goder di quefti frurti, chi non
vede , che in un tal paefe dovrebbero necelTa ri a mente
languire l'agricoltura, le arti , il commercio,
e perciô indebolirfi notabilmente il nerbo dello Sta«
to ? Ne quelle farebbero te ible funefle confeguenzc
di quefta ecceffiva moltiplicazionc del furto. Noi
veggiamo non di rado , che il defiderio di conièrvare
le proprie fofianze da una parte, e Panimofità
del* ladro dalP altra y producono délie zuffe Ira quefli
, e il padrone délia cofa rubbata . Ora ficcome
si fatti incontri farebbero frequentifllmi in un paefè ,
dove allignafle oltremodo un fimile delirro > ognuno
vede , che il medefimo paefe farebbc in un conrinuo
ftato di guerra , eVcosi s*incamminerebbe alla fuidiftruzîone.
Il ben pubblico tfige adonque, che fi
iaccia in modo , che il furto cotanto non fi cflenda .
Ma corne ottenerfi cio »:che col punire col più gran
gaftigo i furti , che di quando in quando alla giornata
fi. commei tono ? Siccome un fimile delitto refta
fpelfe volte itnpunito, cosi allorchè fi trova il mezzo
di punirlo , j.fï dee fare çon-rurro il rigorc , affinchè
fe da una parte la lufinga del 1 T jmpunità rende gli
fcellçraii tpiù*inrçaprendenti, dalV altra il timoré di
una tal feverità fia capace di rendere la loro malizia
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