39EX.3LAIVENA 3DÏÎMORTE

iContro lo Stato > c l'affadirn©, non è in alcuru
modo da tcmerlî, che molti û abbandonino al primo
di quefti due delitti , giacche il maggior numéro
degli uomini è deftituito dei mczzi , onde
effettuarlo. Cosi rutta la difficoltà fi riduce a vederc
, fe fia da remcrfi, che i malvaggi fi abbandonino
al fècondo, x> fia ail' affaffinio . Ora io dico ,
che anche quefto péri col o ê affatto chimerico , e mj.
lufingo di poterlo facilmenté dimoftrare.
Fra i delitti i, che le leggi punifeono di morte
ègualmente, che l'alTaulnio , n* ritrova la falfifica*
zione délie Monete. Quefto delitto, corne ognuno
vede , non puô effere commelTo, che da uno , il
quale fia verfàto ne 11* arte di fondere , e lavorarc
i métalli i Or ponghiamo , che û rirrovi qualche Artefice
perito in quefiV arte, il quale fia dato ai vizj,
e che per confèguenza non trovando ne! giornaliero
guadagno i mezzi , onde paicolarli , fia déterminât
o a procacciarfi quefti mezzi per vie illegittime.
Egli è certo , che quefti non fi la&ierà tentare di
andare a trucidare altri nel fuo letto per appropriarfi
]e fueificchezze , giacchè fènza un taie attentato fèmpre
rifchiofb per chi fi laicia trafportare a commet*
terlo , e molto difficile a tenerfi lungo tempo celato,
ha un mezzo facile di ottenere *tl~lliO fine , fabbrîcando
Monete falfe nel fècreto de* iuoi lari. Quello
, che io dico délia fa Ififîca zione délie Monete , Ci
puô dire délia falfiiïcazione degli Inflrumentî , e délie
Scritture , giacche eftà pure, almeno quando è grande
, e infigne , viene punira di morte. Un Nota jo,
per efèmpio , il quale fi ritrovi avère le fleffe malvaggie
difpofizioni dell' arteiîce indicato, non fi
lafcicrà punto trafportare a commettere un .aûTafll-
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