39EX.3LAIVENA 3DÏÎMORTE

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'4 *€nt' ârttû del fuo Regno , ma «oft è âlffidlè Si
rifpondere anche & quefta efèmpio .
E* nôto » chftmque 1* Mtfoluzione , che feêé
falfee Çvk il Trono quefta Pfineipetfa . Leftrata dal
ritiro, In Ctii era rfnchiufà, '« méfia dai Congitt*
mi alla teila di due Reggimcmi di guàrdie da
*ffi< guadagnati , per prodamarla come legittima^
-erede di Piôtro 1. fuo geftitorc, avea in quel momento
J'animo pieno di trepidazione . Ella cemea
di bagnare il Sogfio Paterno col proprio fàngue.
Pece adunque voto fra fe défia, che fe poteva iàlirvi
fènza effufione di fàngue, non ne avrebbe fatto
fpargere di chicchefiia I Se adunque quefta Principeffa
aboli la Pena di Morte, non fu ne per unprincipio
di umanità, ne per una ferma perfuaîione
j che quefta Pena folle una inutile crudeltà »
ma unicamenre per motivo di particolare interefte •
I Egli è vero, che qui non fi tràtta del motivo »
che pofta a ver dato luogo a una 1 raie aboli zione',
ma fibbene dell' efito délia medefima , e fe fi conïiiltano
i noftri oppofitori , quefto deVe eflete datO
favorêvole ** Efti dicono , che tirt tal voto fb malt*
tenuto in rurti i vent* anni del Regno di Elifibetra ,
ïènzacchè rifulrafte alcun pregiudizio nell* amminiftraaione
.-Ma hanno eglino viiirati gli Archivi cri*
minali di quel vaftiftimo Impero, coficchè debbano
cfTere credud fulla ïor parola ? Hanno eglino veduto
realmcnte fe i delîrti non fi era no punto molti-
^iSafi dopo l'abrogazioiré éi o^da^^wna £ lo da*
ko forte, che la RuiFia^noit aBWa ^rffentiro del
pregtndizio da quefta abrdgaziorie def-fiipplici, e per
prova ne adduco le terribili follevazioni, dalle qualî
lu agitata durante il Regno deil' Imperadrke* EH*