39EX.3LAIVENA 3DÏÎMORTE

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•quando aVca efiufto rutti i mefezi, onde Yormentarlu Pet grande , che fia la diligenza ! con cuïl CQiidannati vengono euftoditi negli Ergaftoli, è inipo(&* bile, che alcuni di efll non fuggano. L'induftria dell'uomo è impercettibile, ma (lime quando è bons centrata a un (blo oggetto : ora alla fuga certamente (bno rivolre tutre le mire de' condaïinati , e in fafcti refjperfenza d dimoftra, che qtialche volta. iï efïèttuano. CM non vede pcrranro, quai mente un éî fatto c(èmpib deve dîminuire di molco aglî occhi dello (celerato, difpofto a commetrere un delitto, Jfcimpreiîlone deila pena
• o( 28 )o I e ove queiU non G ayefTe 1 -mi'grado le più e\rw dentî prove del reato, iî conduiniva fbltanto alteu, g-alera perpétua . Se dunque foJTc vero, corne fi prétende , che que/la pena avefè una maggior efficacia délia morte , è chiaro, che nei paefi, dei quali noi parliamo, niuno di cjuelli , i quali fofTero nati conyinti di un énorme deliro , e cosî fi foflero rrovatî £ra la morte, e la perpétua fchiavitù, avrebbe dovuto efiMre un ib'o irtanre a cotifcllkre il proprio reato I Ora l'efperienza ci dimoltci il contrario* Ella ci fa vedere , quahnente non lblo perfifievano pertinaci , nel non volere confcfTire il delitto, ma di più G ailbggettavano alla tortura, e facevano tutti gli sforzi , onde fuperarla . I Se la fchiavitù perpétua , vaïe a dire , una vit* afpra , flentata , ed infelice , foflè agli occhi degli uomini un maie t maggiore délia morte , corne ii prétende : i Tiranni invece di tencre fèmpre alzata Qtiando uno è\ convint0, tl delitto è certo , 9 Je il delitto è certo, è inutile la confejjione • lo aggtungo 9 cbe ella non ê una prova tanto certa del reato , corne fembra, 0 corne gêneralimente fi fuppone • E in fatti le noflre leggi favia* mente non vogliono , cbe fi condanni ahuno in virtù délia Jbla propria confejjione , febbéne del tutto Jpontanea » ,, Divut ,, Severus refcripfit confejjione s reorum fro exploratis facino- 9,rtbus haberi non oportere fi nul la probatio religionem co- » gnofeentis infiruat.,, Li. ff. de qusft. ,,«$/ qui s ultro do ma- ,> leficio fateatur, non femper eifides babenda efl , nonnumquam „enim aut me tu , aut aliqua alia de caufa info confitentur . ,, Ibid. E cbi voleffe iftruirfipienamente intorno a tal materia , legga UCb. Sig. Fifeale Rifi. Animad. ad Cri m in. Jurifprud. pertinent, de Probat. ad capital, judicia neceiTariis. g
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