Alta qualità - Città di Cerignola

fore archiacute, fa propendere per un suo uso cultuale anche nella fase
precedente: cappella per i frati teutonici e/o chiesa plebana per la comunità
circostante. Per quanto riguarda l'aula lungitudinale essa fu, in un
momento imprecisato, isolata dalla torre e adibita a funzioni diverse, da
ricollegare alle mutate esigenze dell'insediamento agricolo, ridotto si nel
corso dei secoli a semplice masseria.
L'adozione del coro quadrato, soluzione divenuta usuale in Occidente
e a partire dal XIII secolo, benché non escluda rapporti anche con la
contemporanea architettura mendicante, affonda le sue radici ancor prima
nelle forme austere e pauperistiche degli oratori cistercensi assimilate, in
un secondo momento, anche dalle architetture degli ordini militari.7 1 Un
esempio noto in Italia è quello della chiesa templare di S. Bevignate a
Perugia, con una doppia campata quadrata che si collega al coro di dimensioni
minori, entrambi voltati a crociera costolonata. A dimostrazione
della particolare fortuna di tale linguaggio architettonico durante tutto il
Duecento, si noti che esso si ritrova di frequente anche in santuari e
oratori sorti, forse non a caso, lungo le vie di pellegrinaggio delle regioni
adriatiche della penisola.
Se le caratteristiche iconografiche del monumento si giustificano con
l'attribuzione del complesso di Torre Alemanna a un ordine cavalleresco,
la scultura architettonica rayonnant della rinnovata cappella tradisce
immediatamente il rapporto diretto con il linguaggio decorativo espresso
nelle committenze della corte regia tra l'ottavo e il nono decennio del
Duecento.
L'irrompere della componente angioina, concretizzatasi fisicamente
in un mutamento strutturale e decorativo dell'edificio, non può passare
inosservato: e sembra rispecchiare la rivoluzione politica e culturale da
poco avvenuta e il cui violento contraccolpo, in ambito locale, era stato
la conquista, dopo aspre lotte, dei due castra di Cometo e Ascoli Satriano.
I Cavalieri Teutonici erano evidentemente passati 'sotto l'ala' degli Angioini
i quali, come si vedrà meglio in seguito, intervennero direttamente
o indirettamente, nella persona di uno dei loro feudatari, nella committenza
degli stessi affreschi di Torre Alemanna.
La nuova cultura architettonica e figurativa si impose in realtà assai
facilmente, anche perché esprimeva sul piano religioso e devozionale il
movimento assai più vasto e radicato nel territorio sin dai primi decenni
38
71 A. CADEI, Architettura sacra templare, op. cit., p. 164-170.