Alta qualità - Città di Cerignola

secondo una logica compositiva ben precisa. Altri elementi che inducono
a pensare piuttosto ad un mutamento di programma in corso d'opera sono
per esempio i colori, i quali benché utilizzati dai due diversi pittori con
una sensibilità diversa sono gli stessi, o il motivo caratteristico della
pittura pugliese del Duecento della perlinatura lungo i profili delle aureole.
Anche i caratteri paleografici delle iscrizioni che didascalizzano ogni
personaggio e dei rami del Lignum vitae sono praticamente identici a
quelle dei santi entro clipei della parete opposta.
Leggermente diversa è invece la soluzione adottata per lo sfondo, in
entrambe le pareti realizzato in maniera astratta e senza alcun elemento
di ambientazione architettonica e decorativa; ma nel pannello con la
Crocifissione l'alternanza di tre diverse fasce cromatiche - verde, rossa
e gialla - esprime una maggiore sensibilità decorativa.
Ugualmente indicativo si rivela, per individuare la differenza tra i due
pittori, il confronto tra l'abbigliamento militare 'all'antica' dei due centurioni
romani, rispettivamente nella scena della Salita al Calvario e a
destra del San Giovanni: è evidente come il pittore del secondo abbia
apertamente preso a modello il primo ripetendone particolari secondari,
come le calzamaglie dell' armatura con i pannelli protettivi anteriori,
costruendo tuttavia la figura secondo canoni formali diversi che, nel ventre
rigonfio che emerge in avanti, accennano già quasi all' anchemant gotico.
Per quanto riguarda i panneggi scompare, nei personaggi ai piedi del
Lignum vitae, l'uso della linea nera, prediligendo il nuovo pittore le
pennellate colorate che segnano i confini di superfici voluminose schiarite
dai toni chiari del bianco; quest'ultimo prevale sul colore con effetti
cangianti. È evidente come la ricerca di volume e tridimensionalità dell'immagine
sia affidata a effetti di leggerezza e trasparenza piuttosto che
di presenza materica del colore, come · si può diversamente osservare nel
Cristo davanti a Pilato e nella Salita al Calvario.
Nei personaggi ai piedi del Lignum vitae ciò è ben evidente nella
figura del san Giovanni, il cui pallio conforme alla secolare tradizione
pittorica bizantina non elude la trama lineare del panneggio, ma la 'addolcisce'
fondendola alla figura che riveste con un misurato effetto di
tridimensionalità e decoro: una sensibilità volumetrica che risulta apprezzabile
anche nel modo in cui la luce gira sulle teste delle tre Marie
gonfiandone i veli in sagome perfettamente sferiche.
Ma anche in questo caso non mancano confronti con la contemporanea
pittura 'bizantineggiante' locale, come per esempio la Vergine del
'Maestro della Madonna della Croce' (Matera, già chiesa delle Tre Porte,
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