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Magdala (SCA MARIA ... MAGDALA) e da Maria madre di Giacomo
(SCA MARIA JACOBI), e a destra il san Giovanni dolente. Alla destra
del san Giovanni una figura di cui si è perduta la testa, in abito militare
dettagliatamente descritto,89 potrebbe essere Longino, il soldato romano
che riconobbe la divinità del Cristo crocifisso. Completa la decorazione
un santo vescovo con pallio rosso, omophorion crocesignato e mitria:
forse di nuovo san Nicola di Bari, reggente un cartiglio non più leggibile.
A un livello più basso della composizione, fra l' albero e san Giovanni,
si scorge solo parte della testa della figura - per il resto perduta - del
committente con lo sguardo rivolto verso il Lignum vitae e le mani giunte.
Benché non si possa escludere a priori, dato lo stato di conservazione
dell'immagine, che il donatore sia un esponente dell'Ordine Teutonico, il
fatto che abbia il capo coperto dalla tipica cuffia bianca fa propendere per
un personaggio laico. Data la portata dell'impresa decorativa, e lo spazio
concesso all'immagine votiva all'interno del luogo di culto, si prospetta
la possibilità che si tratti quanto meno di un esponente dell' aristocrazia
feudale angioina.
A favore di tale ipotesi, oltre a motivi collegati alle preferenze espresse
in materia iconografica e stilistica, aspetto questo che tratteremo più
avanti, vanno ricordati gli stretti e positivi rapporti intercorsi a partire
dagli anni Settanta tra gli Angioini, che si imposero energicamente nella
zona, e i Cavalieri Teutonici. Si deve considerare, infatti, che la Capitanata
era una regione tutt' altro che periferica nella configurazione del
Regnum, vantando centri di grande importanza sia dal punto di vista
economico, in particolare per il settore della produzione agricola, sia
politico-amministrativo anche per la relativa vicinanza a Napoli, capitale
del Regno.
Tale contesto giustifica la scelta di un soggetto quale il Lignum vitae,
in un edificio non di pertinenza francescana, collegandolo agli altri esemplari
pugliesi, in quanto esso risulta, per quanto abbiamo potuto constatare
limitatamente alla Puglia, quasi sempre collegato, direttamente o indirettamente,
a committenze angioine prima ancora che mendicanti.
89 La sorprendente attenzione con la quale viene descritto l'abbigliamento militare
- si ricordino i due personaggi che affiancano Cristo nella scena della Salita al Calvario
sulla parete meridionale - si rivela una spia importante circa la committenza e l'ambito
culturale. La tradizione crociata dei "monaci in armi" non può infatti che aver influenzato
determinate scelte iconografiche del ciclo di Torre Alemanna anche, evidentemente,
in particolari 'secondari'.
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