Alta qualità - Città di Cerignola

Appendice
Nota iconologica sull'Albero della croce
È Bonaventura stesso, nel prologo al Lignum vitae, a spiegare come
si fosse formata in lui l'idea di adottare l'immagine dell' albero, quale
schema ideale per una guida mistica alla contemplazione sistematica della
vita, passione e glorificazione di Cristo; ma il grado di contemplazione
cui mira Bonaventura non è quello intellettuale e filosofico, bensì, da
grande predicatore quale era, un'automatica - tramite anche espedienti
tipici della mnemotecnica medioevale l18 - assunzione della vicenda terrena
di Cristo.
Bonaventura si serve infatti di "brevi parole, ordinate e correlative,
per facilitare il ricordo, ed anche semplici, comuni e popolari, per evitare
il vizio della curiosità e favorire la devozione e l'edificazione pia della
fede. E dato che l'immagine aiuta la comprensione, ho ordinato e disposto
le poche cose scelte tra le molte in un certo albero immaginario, così da
descrivervi nella prima ramificazione in basso l'origine e la vita del
Salvatore, in mezzo la passione e alla sommità la glorificazione. Nella
prima serie di rami sono posti, due per parte, quattro versetti secondo
l'ordine dell' alfabeto, così nella seconda e terza; e dai singoli frutti risulta
un unico germogliare, tanto da apparire dodici rami che producono dodici
frutti come nel mistero del lignum vitae (Ap. 22.2).119
Ma se da una parte egli si affida a contenuti semplici e immediati,
invitando il fedele a delineare "nell'intimo della tua mente la progettata
118 Sulla valenza mnemotecnica degli "alberi del sapere" cfr. F. A. YATES, L'arte
della memoria, Torino 1972, p. 169-175.
119 Cfr. Lignum vitae, op. cit., Prologus, l, 2.
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