Alta qualità - Città di Cerignola

tarco, ne ripete anche lo schema ornamentale.
Il pittore attivo a Mottola sembra esprimersi in un linguaggio locale
semplificato rispetto alla dominante e parallela 'maniera greca', benché
meno evoluto rispetto a quello di Torre Alemanna. Se pure a un livello
di mere suggestioni tipologiche, è indicativo ritrovare, sempre a Mottola,
nella cripta di S. Margherita, la santa coronata con i capelli raccolti ai lati
del volto e intrecciati a fili di perle: iconografia alla quale verrà assimilata
l'intera serie delle sante martiri di Torre Alemanna.
Gli eventuali contatti tra l'area ionica e la Capitanata avvalorerebbero
l'ipotesi di pittori itineranti, considerando anche che proprio l'area orbitante
intorno a Taranto sembrava costituire - data la radicata tradizione
locale dei santuari rupestri - un serbatoio di maestranze specializzate.
Non è dato sapere se a dipingere parte degli affreschi di Torre Alemanna
possa essere stato un pittore tarantino, come documentato nel primo quarto
del Trecento per Bari, Napoli e S. Maria del Casale: ma appare plausibile
che in Capitanata possano essere avvenuti scambi culturali tra una tradizione
locale, legata a doppio filo con le esperienze della vicina Basilicata,
e la civiltà artistica sviluppatasi sulle coste meridionali della Puglia. Il che
spiegherebbe anche il carattere ibrido della decorazione di un monumento
di confine.
Stilisticamente, benché relativamente valutabili mancando le teste, le
due scene della Passione sembrano aderire ancora ad una tradizione
duecentesca prettamente locale, per un un certo impaccio nei movimenti
delle figure: come si può notare nel braccio del soldato romano e nel
modo in cui Pilato è seduto sul trono, cui sembra appoggiarsi, nonché
nelle figure tutte come sospese rispetto al piano d'appoggio.
Una certa ingenuità esecutiva si riscontra anche nel modo di rendere
la manica vuota della tunica bianca di Cristo; mentre i panneggi delle
vesti, cosÌ come i contorni di alcune figure, sono resi principalmente con
pennellate nere che creano pieghe grevi e falcate ad angolo acuto, come
nella veste del personaggio in trono e nella tunica di Cristo. In alcuni
particolari - come nel frammento 'volante' sulla testa del Cristo in preghiera
nello strombo della finestra, e in un lembo del pallio della teoria
apostolica della parete orientale - si individuano tipici manierismi che
simulano il muoversi delle vesti con un concentrarsi di linee del panneggio,
questa volta ton-sur-ton.
Il pittore che eseguÌ il fregio con i clipei e il registro decorativo a finti
velaria è, con ogni probabilità, lo stesso cui attribuire le soprastanti scene
della Passione. Ciò si deduce in primo luogo dalla medesima gamma
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