Alta qualità - Città di Cerignola

Ciò che qui ci interessa evidenziare è il collegamento tra un santuario
'cavalleresco-crociato' - tappa obbligata per i cavalieri e i 'monaci in
armi' di passaggio da e per la Terra Santa, tra cui gli stessi Cavalieri
Teutonici presenti a Brindisi sin dall'inizio del Duecento ll1 - e la committenza
angioina, documentata proprio nell'affresco con il Lignum vitae
dagli stemmi azzurri gigliati dipinto tra i girali che delimitano lateralmente
il grande pannello votivo.
Le ragioni per cui l'Albero della croce fosse divenuto uno dei soggetti
votivi preferiti dalla committenza angioina in Puglia sono forse da ricercare
nelle radici culturali della dinastia regnante.
Si deve ricordare, infatti, che Filippo di Taranto e Carlo II erano
nipoti di Luigi IX re di Francia e contemporaneo di san Bonaventura,
massima autorità intellettuale dell' ambiente minoritico parigino intorno
alla metà del Duecento.
Il tema iconografico si diffuse, non a caso, in Europa settentrionale
prima che in Italia, dove giunse oltre che per il tramite naturale dei
manoscritti miniati, anche attraverso oggetti di uso liturgico, come per
esempio il paliotto conservato nel Tesoro del Duomo di Anagni, di indiscussa
provenienza transalpina e datato al XIII secolo. 112
La Calò Mariani, cui spetta l'unico studio monografico sulle pitture
di S. Maria del Casale, colloca in due momenti distinti l'affresco con il
Giudizio Universale in controfacciata e il Lignum vitae.
Il primo, firmato da Rinaldo da Taranto, è databile secondo la studiosa
entro il primo decennio del Trecento, mentre il secondo sarebbe da
ascrivere ad una, non meglio specificata, seconda fase decorativa dell'edificio;
tranne poi datarlo per via stilistica tra il secondo e il terzo decennio
del Trecento, in virtù di una derivazione della figura del Cristo crocifisso
dal modello giottesco riminese.l 13
Sembra più plausibile che i modelli fossero fomiti dalla stessa committenza
angioina, di certo al corrente delle tendenze più aggiornate della
111 Sui primitivi insediamenti dell' Ordine Teutonico a Brindisi cfr. SCHUMACHER,
Sulla storia della balia, op. cit., p. lO e WIESER, Gli inizi dell'Ordine, op. cit., p. 475-476.
112 Cfr. A. LAURIA, s.v. "Anagni, Tesoro del Duomo", in Enciclopedia dell'arte
medievale, I, Roma 1991, p. 550-552.
113 Cfr. M. S. CALÒ MARIANI, La chiesa di S. Maria del Casale, op. cit., p. 62-63.
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