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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

108<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

molti: la mercificazione delle persone, dei Parlamentari, delle parole,<br />

svuotate, manomesse, vedi il cosiddetto “gruppo dei responsabili” (il<br />

processo Ruby val bene un ministero!).<br />

Secondo: la mercificazione che vuol dire uso. In essa non c’è relazione,<br />

c’è utilizzo. Ed ecco l’«utilizzatore finale». L’uso proprietario<br />

del potere che misconosce la dignità delle singole persone, la dignità<br />

delle istituzioni, la dignità sociale.<br />

Il terzo elemento è la disgregazione della società, che la destra produce<br />

e alimenta: il nord contro il sud, gli italiani contro gli stranieri, le<br />

donne contro gli uomini, i ricchi contro i poveri, la scuola pubblica<br />

contro quella privata (nell’università pubblica c’è stato il 9% di iscrizioni<br />

in meno, con aumento nelle private). Qual è lo strumento scientificamente<br />

efficace di disgregazione? È il disprezzo della cultura, «che<br />

induce a una “schiavitù senza pensiero”» (come ci ricordava, a Reggio<br />

Emilia, Marisa Ombra). La cultura come costo che non possiamo permetterci,<br />

come lusso quasi sovversivo, per radical chic.<br />

Ma noi siamo governati da quelli col dito medio alzato! E questo<br />

non lo possiamo tollerare.<br />

Quindi noi lavoriamo e lavoreremo, ci impegneremo sulla, nella e<br />

per la cultura che non è solo strumento economico ma anche di eccellenza<br />

dell’unità della nazione nella sua memoria. Mentre il ministero fa<br />

i tagli, ipocritamente ci inonda di spot istituzionali e gentilmente ci<br />

dice: “Leggere è il cibo della mente”. Grazie Ministro, grazie! Però se<br />

non ci toglie i finanziamenti alle biblioteche siamo molto più contenti!<br />

Le donne. Lo scatto di indignazione è stato lanciato da Stéphane<br />

Hessel, Partigiano francese di 93 anni; e quindi non solo dalle donne.<br />

Ma le donne sono partite, in queste ultime iniziative, a voce spiegata,<br />

con un appello – agli uomini, alle persone perbene – per un soprassalto<br />

di dignità, e a partire dalla Resistenza. «Le donne sono da riconoscere<br />

definitivamente, e finalmente, risorsa forte e preziosa per lo sviluppo<br />

della democrazia. E non umiliate ancora, non riconosciute come<br />

persone, ma ridotte a corpi»: dice Cerami a “Tele Femmine”, in una<br />

specie di immaginario da Bagaglino che la destra alimenta ma che sta<br />

lentamente e inesorabilmente sfondando anche a sinistra. Spero non sia<br />

così: sarebbe veramente preoccupante.<br />

Presenteremo gli emendamenti – ci sarà la commissione politica ad<br />

illustrarli – proposti dal Coordinamento femminile come integrativi.<br />

Sono interessantissimi, non entro nei particolari: chiederemo di votarli<br />

perché integrano, completano un documento. Le donne sanno che con<br />

la cancellazione della legge Prodi per impedire le dimissioni in bianco

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