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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

che si lega all’illegalità, al mancato rispetto dell’uguaglianza di fronte<br />

alla legge, ha le caratteristiche che ho cercato di descrivere. Dunque è<br />

una tendenza endemica. Ma non c’è proprio nulla da fare? Se è così,<br />

dichiariamoci vinti. E, in effetti, secondo alcuni anche per la democrazia<br />

varrebbe la legge del ciclo vitale. Come per la nostra esistenza e per<br />

tutte le cose di questo mondo: nascono, crescono, si consumano e finiscono.<br />

Naturalmente, la morte della democrazia ci metterebbe in grave<br />

allarme. Abbiamo poco da scherzare sulla fine della democrazia, ormai<br />

è diventata quasi una banalità: tutti scrivono sulla crisi della democrazia.<br />

Si parla di post-democrazia, si parla di democratura, neologismo<br />

che indica una cosa orrenda. Chi si occupa di questi temi, gioca un po’<br />

troppo con questi concetti, quasi come se fosse ovvio, normale, che<br />

ormai non si sia più in democrazia. In questa legge teorizzata si è affermato<br />

che la democrazia dura tre generazioni, 50-60 anni. Facciamo un<br />

po’ di conti: la prima generazione la conquista e la costruisce; la seconda<br />

la rafforza, la estende, la fa crescere; la terza se ne avvale, se ne<br />

serve, la sfrutta, la corrompe dal suo interno.<br />

Noi siamo di fronte a quest’ultima sfida, c’è l’esigenza di difendere<br />

la democrazia. Non nella sua esteriorità, domandandoci se siamo o no<br />

in un regime non democratico. Perché esteriormente non lo siamo, le<br />

forme democratiche sono mantenute. Però, questo meccanismo che ho<br />

cercato di descrivere sinteticamente con l’immagine del giro ci dice che<br />

questo sistema vive nell’illegalità e di illegalità, in quanto il rispetto<br />

rigoroso della legge impedirebbe la distribuzione di favori sulla base di<br />

criteri personalistici. Non si entrerebbe nella Pubblica Amministrazione<br />

per raccomandazione, una violazione della legge, vi si accederebbe per<br />

aver sostenuto e superato un concorso che corrisponde alle esigenze<br />

legali. Questa, naturalmente, è solo una delle tante illegalità che osserviamo<br />

nelle istituzioni. Ripeto, si tratta di un sistema.<br />

Qualche settimana fa, in una riunione di un’associazione politica,<br />

ha preso la parola Maurizio Pollini, grande musicista e onore del nostro<br />

Paese. Con l’innocenza di chi passa le sue giornate tra Bach e Chopin<br />

ha detto: “Ma, sono allibito, sono tutti inquisiti!”. Prendere atto con<br />

sdegno del fatto che i politici sono quasi tutti inquisiti non è una considerazione<br />

qualunquistica. Noi che ci occupiamo di politica più spesso<br />

non siamo stupefatti, solo perché siamo abituati.<br />

Si tratta di una deviazione? No. È l’applicazione di un sistema basato<br />

su ricatti relativi degli uni verso gli altri, nel quale si può ricattare<br />

colui che ha il potere di metterti in quella tale posizione. È la fisiologia<br />

di un sistema degenerato. Degenerato, ma fisiologico. La democrazia<br />

30

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