15.06.2013 Views

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

attacco alla Costituzione, che si esercita su due terreni: attraverso proposte<br />

di modifica di articoli specifici e, al contempo, più subdolamente<br />

ma concretamente, attraverso modifiche puntuali alla legislazione<br />

ordinaria che, invece di dare attuazione al dettato costituzionale, introducono<br />

cambiamenti che lo contraddicono.<br />

In aggiunta e di nuovo, riemerge la proposta di avviare i lavori di<br />

un’Assemblea Costituente da parte di chi, evidentemente, considera la<br />

Carta vigente ormai superata e non vincolanti le modalità di revisione<br />

previste dall’Art. 138. Quando si torna a insistere sulla necessità<br />

dell’Assemblea Costituente si afferma implicitamente che l’Italia<br />

necessita di un assetto istituzionale diverso da quello scaturito dalla<br />

lotta di Liberazione e dalla Resistenza. E a poco vale il richiamo formale<br />

alla non modificabilità dei princìpi della prima parte, in quanto<br />

essi rimangono tali solo se supportati e coordinati con gli altri articoli.<br />

Penso sarebbe necessario comprendere i motivi di una tale pressione<br />

o, meglio, di questo continuo attacco alla nostra Costituzione e perché<br />

prosegua nonostante il chiaro pronunciamento popolare. Un aiuto<br />

ci può venire dal considerare le conseguenze dell’attuale congiuntura<br />

che, originatasi dalla grande crisi finanziaria internazionale, si è poi trasformata<br />

in crisi economica. Tale situazione ha costretto gli Stati a tirare<br />

fuori denaro fresco per salvare il sistema bancario e così facendo<br />

sono state sottratte risorse per il finanziamento dei servizi ai cittadini,<br />

per gli investimenti, per il pagamento del debito pubblico. Gli Stati<br />

hanno scelto di privilegiare interventi di contenimento delle spese e<br />

degli investimenti a scapito delle azioni di promozione e sviluppo dello<br />

stato sociale e degli altri interventi di attuazione del dettato costituzionale<br />

in tema di diritti (alla salute, all’istruzione, alla rimozione degli<br />

ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e<br />

l’uguaglianza dei cittadini). Sono stati messi in discussione i diritti dei<br />

lavoratori e molto altro che non è necessario ripetere perché richiamato<br />

ampiamente negli interventi che mi hanno preceduto.<br />

A me interessa sottolineare la necessità anche per l’ANPI di capire<br />

quello che sta avvenendo, di connetterlo e leggerlo in funzione delle<br />

misure e dei cambiamenti che sempre più mettono in discussione i<br />

valori e gli orientamenti costituzionali. È un’esigenza di approfondimento<br />

che ci può permettere di comprendere meglio i meccanismi, gli<br />

orientamenti e le stesse ideologie che stanno alla base di questi interventi<br />

e pesano in modo determinante sulle scelte dei governi. Anche<br />

perché non sono solo i governi di centrodestra che adottano politiche<br />

restrittive e antipopolari ma anche quelli di centrosinistra. Abbiamo<br />

228

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!