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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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SEDUTA DI<br />

APERTURA<br />

126<br />

SECONDA<br />

SEDUTA<br />

TERZA<br />

SEDUTA<br />

QUARTA<br />

SEDUTA<br />

QUINTA<br />

SEDUTA<br />

SESTA<br />

SEDUTA<br />

li di adulti. I Partigiani e le Partigiane lo sono: rappresentano un<br />

modello positivo e coerente di persone che hanno fatto quello che<br />

hanno detto, che non raccontano storie, che associano a ogni fatto il<br />

loro personale esempio. Questo per i giovani vale più di tante lezioni.<br />

Gli insegnanti a scuola fanno pedagogia della Resistenza. A partire dal<br />

rapporto coi più piccoli sviluppano comportamenti democratici. Con i<br />

grandi si fanno conferenze, dibattiti, si parla di storia; con i piccoli è<br />

più difficile, bisogna agire sul fare, in un rapporto democratico costante<br />

e rispettoso, tutti i giorni.<br />

L’istruzione in questi anni è stata mercificata, le scuole sono divenute<br />

“imprese” e i nostri alunni non più utenti ma “clienti”. Questo va<br />

a giustificare i tagli imposti dal Ministro dell’economia, quando afferma<br />

che la scuola costa troppo ed è necessario risparmiare. E tutti credono<br />

che la scuola, l’istruzione, la cultura sono un costo e che per<br />

risparmiare dobbiamo tagliare. È facile, purtroppo, far credere queste<br />

cose.<br />

Non ci dimentichiamo, poi, che la scuola come agenzia educativa<br />

presente sul territorio, attraverso i ragazzi e le ragazze della scuola<br />

dell’obbligo raggiunge anche i genitori, le famiglie, gli amici. Gli<br />

utenti non sono solo gli studenti, ma anche gli adulti che li accompagnano,<br />

si informano, chiedono conto, vengono ad assistere alle iniziative<br />

e agli incontri. Per questo scuola e istruzione, come l’acqua, rappresentano<br />

un bene comune da difendere e garantire a tutti. Per questo<br />

dobbiamo scendere in piazza a difenderle.<br />

È importante che le Sezioni ANPI siano non solo presenti sul territorio,<br />

ma aperte, accoglienti per invogliare i giovani ad avvicinarsi,<br />

anche solo per chiedere informazioni o materiale illustrativo, per<br />

sedersi e fare una chiacchierata. Magari la tessera poi non la fanno, o<br />

la faranno più avanti, non ha molta importanza. Le persone devono<br />

iscriversi con convinzione non sull’entusiasmo di un momento.<br />

Per quanto riguarda le proposte, mi aspetto che vengano individuate,<br />

a livello nazionale, regionale, provinciale, delle figure in grado<br />

di “fare rete”, punti di riferimento per i giovani e tra scuole, istituzioni<br />

e associazioni. Non necessariamente con l’intento di fare antifascismo<br />

militante tutti i giorni e sempre. C’è tanto lavoro da fare, ma<br />

insieme possiamo farcela.<br />

Care compagne, cari compagni, buon lavoro a tutti.

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