Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi
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54<br />
SEDUTA DI<br />
APERTURA<br />
SECONDA<br />
SEDUTA<br />
TERZA<br />
SEDUTA<br />
Carla Cantone<br />
Segretario Generale SPI-CGIL<br />
QUARTA<br />
SEDUTA<br />
QUINTA<br />
SEDUTA<br />
SESTA<br />
SEDUTA<br />
Penso che stiamo dando tutti molta importanza a questo <strong>Congresso</strong>.<br />
Ieri è stata qui anche la Segretaria Generale della CGIL: dopo tanto<br />
tempo, finalmente una donna!<br />
La mia è una testimonianza sull’importanza dell’ANPI ieri, oggi e<br />
per gli anni a venire. Un ruolo mai superato, come forza straordinaria<br />
di memoria e difesa di valori insostituibili per la democrazia come<br />
libertà, giustizia, uguaglianza. Sono gli stessi ideali sui quali si fonda il<br />
nostro sindacato, la Cgil, e al suo interno anche lo Spi, il sindacato di<br />
milioni di pensionate e pensionati che rappresento.<br />
Ascoltando tante voci che danno sostegno e identità all’ANPI e ne<br />
parlano con gli occhi lucidi, delle persone che si fidano della Cgil e<br />
dello Spi, mi viene da dire che dobbiamo saperle ascoltare senza stancarci<br />
mai perché raccontano il passato e il presente e ci chiedono,<br />
soprattutto, di non abbandonare il futuro. E non è retorica.<br />
Un presente che non conserva memoria del passato e non progetta<br />
il futuro è destinato a un appiattimento che porta al degrado costante<br />
dei valori e della democrazia. Se si assume solo il presente come unico<br />
orizzonte storico, senza gli insegnamenti del passato, il futuro scompare,<br />
ci viene sottratto. Il passato viene declassato a intralcio, reinterpretato<br />
a piacimento quando dà fastidio ai fautori della modernità. Ciò<br />
comporta una pericolosa deriva: il crescere di una generazione di<br />
ragazze e ragazzi non in grado di definire un proprio progetto di vita,<br />
costretti a vivere un eterno, sbiadito presente. E una struggente malinconia<br />
nelle persone anziane, alle quali si ricorda in ogni momento che<br />
il passato è ormai inservibile e che, per il presente, devono soltanto partecipare<br />
ai costi dell’assistenza e della sanità, in cambio di pensioni<br />
sempre più povere e di un welfare caritatevole. Noi dello Spi e della<br />
Cgil combattiamo tutto questo. Gli anziani ormai sono utili solo perché<br />
sono diventati l’ultimo ammortizzatore sociale delle famiglie. Questo è<br />
la cultura moderna di un governo che, invece di agire per il bene del<br />
Paese, pensa solo ai problemi del Presidente del Consiglio. E, per<br />
meglio difenderlo, lancia un attacco inquietante alla Costituzione che<br />
la Cgil e l’ANPI, per prima, sempre difenderanno.<br />
Noi vogliamo una società che ponga al primo posto democrazia,<br />
diritti, uguaglianza. Per fare questo serve un welfare basato sulla giustizia<br />
sociale. E vogliamo la pace, perché le guerre sono fabbriche di