Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi
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DOCUMENTI APPROVATI ORGANISMI DIRIGENTI ELETTI<br />
INTERVENTI E DOCUMENTI<br />
DEPOSITATI<br />
MESSAGGI PERVENUTI<br />
AL CONGRESSO<br />
associativi, vale a dire formare delle coscienze nuove quali la<br />
Resistenza ha insegnato.<br />
Non solo, l’attività culturale permette di potersi occupare di temi<br />
poliedrici: letteratura, storia, cinema, teatro , musica, poesia… Per sviluppare<br />
tale tipo di attività si ha bisogno di collaborazione qualificata,<br />
la nostra struttura non è paragonabile a quella di un partito o di altri<br />
organismi di massa, i mezzi finanziari sono scarsi. L’attività culturale<br />
diventa un banco di prova decisivo per dimostrare che il nostro volontarismo<br />
è in grado di realizzare cose concrete, con finalità precise. Non<br />
si deve guardare all’attività culturale come del tutto secondaria o marginale,<br />
ma come permanente e continua, capace di rafforzare la nostra<br />
Associazione e la nostra politica. Per essere sempre al centro della<br />
mobilitazione democratica.<br />
L’ANPI non può farsi partito, né sostituirsi ad altri, ma stimolare le<br />
coscienze. La sua storia, la sua autorevolezza e autonomia possono<br />
segnalare pericoli e fare informazione. L’Associazione deve rimanere<br />
fedele alla sua tradizione e alla sua identità. Fondata sulla memoria, che<br />
non sia solo ricordo. Memoria che ci faccia riflettere sul perché tanti<br />
salirono ai monti con le armi, sulle ragioni che li portarono a quella<br />
scelta e a sopportare tanti sacrifici. Memoria che deve ricordarci anche<br />
gli anni del dopoguerra: i processi ai Partigiani, il governo Tambroni e<br />
Scelba (luglio 1960), le stragi, il terrorismo. Il Paese ha una memoria<br />
corta, noi dobbiamo far conoscere tutte le vicende del Paese.<br />
E, infine, prendere posizione sulle vicende storiche troppo spesso<br />
deformate, contro il revisionismo e il negazionismo.<br />
276<br />
Mario Lavrenčič<br />
ANPI Gorizia<br />
Tovarisˇice in Tovarisˇi, prinasˇam vam prisrčen pozdrav vseh slovenskih<br />
partizanov in vpisanih v Vsedrzˇavno zdruzˇenje partizanov<br />
Italije iz Gorisˇke pokrajine.<br />
Compagne e compagni, vi porto il saluto e il contributo a questo<br />
<strong>Congresso</strong> dei Partigiani e di tutti gli iscritti sloveni all’ANPI della provincia<br />
di Gorizia, cittadini italiani appartenenti alla minoranza slovena.<br />
Vi porto il saluto dal territorio dell’estremo Nord Est dove la convivenza<br />
di due popoli con lingue e culture diverse era stata sempre problematica,<br />
dove il fascismo cosiddetto “di confine” si è manifestato per<br />
primo in Italia in tutta la sua violenza, con l’orribile intento di una bonifica<br />
etnica totale nei confronti della popolazione slovena e croata resi-