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Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

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DOCUMENTI APPROVATI ORGANISMI DIRIGENTI ELETTI<br />

INTERVENTI E DOCUMENTI<br />

DEPOSITATI<br />

MESSAGGI PERVENUTI<br />

AL CONGRESSO<br />

da sempre tenuto insieme dal cemento dell’anticomunismo, della Dc e<br />

della Chiesa cattolica, solo la lungimiranza di un nuovo CNL avrebbe<br />

potuto consentire il superamento della crisi dei partiti e la fuoriuscita<br />

da Tangentopoli. Ma quella lezione non è servita, se per ben tre volte le<br />

forze dell’opposizione hanno avuto in mano il potere ma non hanno<br />

retto alla prova del governo. La verità è che in assenza di una destra e<br />

di una sinistra normali, non ci può essere un Paese normale. In quest’ultimo<br />

ventennio lo scontro politico non è stato tra il vecchio e il<br />

nuovo, ma tra gli eredi del vecchio pentapartito e la galassia degli eredi<br />

del comunismo e della sinistra Dc, tenuta insieme dall’antiberlusconismo<br />

ma incapace di offrire un’alternativa credibile di governo a un<br />

Paese in cui gli effetti della crisi mondiale si sommano al “disastro<br />

antropologico” interno.<br />

Esaurita l’onda lunga della Resistenza, gli orizzonti decisionali<br />

della politica a livello italiano ed europeo sono rimasti fermi, condizionati<br />

e travolti da un’opulenta mediocrità. Il nervo scoperto della<br />

democrazia italiana è quello che Vittorio Foa chiamava il “presentismo,<br />

cioè il fatto che tutto è ridotto al presente, alla paura del cambiamento”.<br />

Quando la politica resta prigioniera nelle due dimensioni del passato<br />

e del presente, muore, perché viene meno la lungimiranza necessaria<br />

per afferrare il necessario orizzonte strategico del futuro. Ed è<br />

proprio questa incapacità di leggere in tempo i mutamenti della società<br />

e del mondo, di rigenerarsi, di cercare il futuro che è stata alla base<br />

della crisi dei tradizionali partiti di massa e che oggi spiega l’assenza<br />

di una sinistra, una destra e un’Italia normali. È prevalsa e continua a<br />

prevalere l’ideologia del fare senza pensare, per cui non è più vero ciò<br />

che è vero ma quello che viene fatto apparire come vero. Cos’è in<br />

fondo il Berlusconismo, se non questo?<br />

Il documento politico-programmatico ha proposto alla discussione<br />

i tre obiettivi della nuova stagione dell’ANPI: diventare casa degli antifascisti<br />

e dei democratici; farsi coscienza critica della società e della<br />

politica; generazioni diverse che lavorino insieme. Per fare ciò dobbiamo<br />

concentraci sulle prospettive e non sul presente e sul passato. La<br />

custodia dell’eredità della Resistenza non deve ridursi alla semplice<br />

rievocazione e commemorazione, va messa in rapporto col tempo in<br />

cui viviamo per farla divenire pratica del presente e progetto per il futuro.<br />

In modo da consegnarla, affidarla, tramandarla viva e attuale alle<br />

nuove generazioni.<br />

La svolta deve fare i conti con tre ordini di problemi.<br />

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