Atti 15° Congresso Nazionale - Anpi

SEDUTA DI
APERTURA
SECONDA
SEDUTA
TERZA
SEDUTA
QUARTA
SEDUTA
QUINTA
SEDUTA
SEDUTA
CONCLUSIVA
faccia vivere nuovamente i valori della Resistenza, attraverso la difesa
della Carta fondamentale e, soprattutto, per la sua piena attuazione, a
partire dalla battaglia sui quattro quesiti referendari.
Contemporaneamente, nell’attuale realtà, dobbiamo renderci protagonisti
di una battaglia per la pace e la democrazia nel mondo che sappia
incarnare il dettato dell’Art. 11 della Costituzione.
Due impegni segneranno, da subito, il nostro cammino dopo la
svolta impressa alla nostra vita associativa su tutto il territorio nazionale:
la prima tappa, la più importante, anche perché vicina alla data
delle elezioni, è il prossimo 25 aprile. Rappresenterà l’apertura della
nuova stagione della Resistenza.
Il secondo momento sarà il 2 giugno: dallo scorso anno, infatti,
l’ANPI e la Cgil hanno trasformato questa ricorrenza in una Festa della
Costituzione, oltre che della Repubblica. Ciò non significa solo organizzare
una manifestazione nazionale, ma dare vita a un grande movimento
in tutto il Paese per far comprendere a chi è nelle istituzioni e
governa che si deve lavorare per attuare pienamente la nostra Carta
fondamentale e rimuovere gli ostacoli che non consentono parità di
diritti e pari dignità.
È con questo spirito – care delegate e delegati, cari amici e cari
compagni – che devono continuare a vivere i valori della Resistenza.
Oggi e sempre.
Grazie per la vostra partecipazione, grazie per il contributo che
darete nella nuova stagione dell’ANPI, grazie e auguri di buon lavoro.
Raimondo Ricci
Presidente Nazionale ANPI
Un saluto fraterno a tutti voi – compagne, compagni e amici intervenuti
al 15° Congresso Nazionale – è con un senso di profonda emozione
che desidero abbracciarvi.
Credo di interpretare il pensiero di tutti coloro che sono legati
all’ANPI da decenni, il nostro comune sentire, il nostro modo di stare
insieme discutendo e lavorando per il raggiungimento degli obiettivi
comuni, affermando che non una sola generazione ma l’intesa tra esse
e tra tante persone di ogni età, permetterà di realizzare con pienezza
princìpi, valori e ideali che la lotta di Liberazione nazionale ha trasferito
nella Costituzione repubblicana.
È con questo sentimento di commozione che vorrei salutare, augu-
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