Rapporto sulle biotecnologie in Italia 2010 - Farmindustria
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Figura 5.6<br />
Scomposizione <strong>in</strong>vestimenti R&S <strong>in</strong>terna per tipologia<br />
di imprese biotech<br />
(Fonte: elaborazioni Ernst & Young)<br />
44%<br />
26% 27%<br />
3%<br />
n Altro n <strong>Italia</strong>n pure biotech<br />
n Mult<strong>in</strong>azionale estere n Farmaceutiche italiane<br />
Figura 5.7<br />
Analisi <strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong> R&S, imprese red biotech<br />
(Fonte: elaborazioni Ernst & Young)<br />
88%<br />
12%<br />
n R&S commissionata n R&S <strong>in</strong>terna<br />
Red biotech<br />
Per quanto riguarda l’analisi dei pr<strong>in</strong>cipali<br />
<strong>in</strong>vestimenti sostenuti dalle imprese<br />
analizzate, è opportuno focalizzare<br />
l’attenzione sulla ricerca. Le aziende<br />
farmaceutiche italiane, pur rappresentando<br />
il 10% delle imprese che operano nel red<br />
biotech, con specifico riferimento alla ricerca<br />
svolta <strong>in</strong>ternamente, sostengono il 44% degli<br />
<strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong> R&S del settore, per circa 460<br />
milioni di Euro (figura 5.6).<br />
A tal proposito, si evidenzia che, rispetto agli<br />
<strong>in</strong>vestimenti totali di R&S, il 12% (pari a 143<br />
milioni di Euro) è rappresentato da ricerca<br />
commissionata. Il dato cambia radicalmente<br />
se si prendono <strong>in</strong> considerazione solo le<br />
imprese pure biotech, come approfondito<br />
nelle sezioni successive. In questo caso, la<br />
ricerca commissionata rappresenta il 19% del<br />
totale, pari a 68 milioni di Euro (figura 5.7).<br />
La scomposizione degli <strong>in</strong>vestimenti <strong>in</strong><br />
Ricerca & Sviluppo per le diverse l<strong>in</strong>ee di<br />
prodotto evidenzia, coerentemente con i<br />
dati di fatturato, una netta predom<strong>in</strong>anza<br />
dei terapeutici, ambito nel quale vengono<br />
operati i maggiori <strong>in</strong>vestimenti, che<br />
ammontano a 970 milioni di Euro.<br />
L’analisi delle fonti di f<strong>in</strong>anziamento mostra<br />
che f<strong>in</strong>o ad oggi le imprese si sono f<strong>in</strong>anziate<br />
prevalentemente attraverso il ricorso al<br />
debito e l’ottenimento di fondi da contributi<br />
regionali, statali, europei o, ancora, tramite<br />
f<strong>in</strong>anziamenti <strong>in</strong>ternazionali. La situazione<br />
nei prossimi due anni, come approfondito<br />
<strong>in</strong> seguito, dovrebbe mutare grazie ad un<br />
maggiore ricorso a fondi per il f<strong>in</strong>anziamento<br />
alla ricerca, alleanze e f<strong>in</strong>anziamento ad<br />
opera di Venture Capital e Private Equity<br />
(soprattutto per le imprese pure biotech).<br />
Elemento critico appare essere l’orizzonte<br />
di cassa limitato delle imprese pure biotech<br />
che operano nel settore red, che nel 50%<br />
dei casi è <strong>in</strong>feriore ad 1 anno.<br />
Il tipo di collaborazione più rilevante<br />
tra imprese e parti terze prevede il<br />
18 <strong>Rapporto</strong> <strong>sulle</strong> <strong>biotecnologie</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />
co<strong>in</strong>volgimento di università e centri cl<strong>in</strong>ici<br />
nazionali (70% dei casi). Questo dato<br />
riflette l’importante ruolo svolto dagli<br />
IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura<br />
a Carattere Scientifico).<br />
Si registra <strong>in</strong>vece una m<strong>in</strong>ore tendenza ad<br />
<strong>in</strong>staurare collaborazioni <strong>in</strong>ternazionali:<br />
nella maggioranza dei casi si tratta di<br />
relazioni attivate con università estere.<br />
L’importanza e la tipologia di collaborazioni<br />
delle imprese biotech a livello nazionale<br />
ed <strong>in</strong>ternazionale vengono approfondite<br />
nel capitolo 11, dedicato al tema<br />
dell’<strong>in</strong>ternazionalizzazione del<br />
biotech italiano.<br />
Dettaglio per<br />
tipologia di impresa<br />
Nella tabella che segue (tabella 5.2),<br />
viene riportata una s<strong>in</strong>tesi delle pr<strong>in</strong>cipali<br />
caratteristiche delle 197 imprese che<br />
operano nel settore red biotech: pure<br />
biotech, filiali di mult<strong>in</strong>azionali estere,<br />
farmaceutiche italiane. Non si riportano<br />
i dati delle imprese che sono confluite<br />
nella categoria “altro” <strong>in</strong> quanto, per le<br />
caratteristiche di alcune di queste (CRO,<br />
ad esempio), la lettura dei dati potrebbe<br />
essere fuorviante.<br />
Pure biotech<br />
Come visto <strong>in</strong> precedenza, le pure<br />
biotech rappresentano la pr<strong>in</strong>cipale realtà<br />
(<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di numero di imprese) nel<br />
panorama delle <strong>biotecnologie</strong> italiane.<br />
Questo è confermato anche nel settore<br />
delle red biotech, dove rappresentano il<br />
56% dell’<strong>in</strong>tero comparto.<br />
Data la rilevanza delle imprese pure<br />
biotech nel panorama del red biotech, il<br />
paragrafo successivo verrà dedicato ad un<br />
approfondimento specifico.