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Sara Pagliano ALIA VERITATIS NORMA - Lettere e Filosofia ...

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Così questo suo «cominciare sempre con definizioni», lungi dall’essere un merito, è un<br />

«difetto generale» 56 : essendo queste puramente formali non permettono di dedurre il contenuto<br />

delle loro affermazioni, che viene solo preso dal mondo delle rappresentazioni senza esser<br />

affatto giustificato speculativamente 57 , e poiché le definizioni sono poste come fondamento<br />

dell’intera conoscenza, quest’ultima risulta risulta sospesa dall’inizio alla fine ad un puro<br />

arbitrio: l’atto che pone queste verità iniziali non è infatti altro che una decisione formale, non<br />

una deduzione necessaria del contenuto ma una semplice spiegazione verbale 58 .<br />

In tal modo «tutto va dentro, nulla viene fuori; le determinazioni non vengono ricavate dalla<br />

sostanza, essa non si schiude a questi attributi» 59 e «tutto è gettato nell’abisso dell’unica<br />

identità» 60 , ed è in questo continuo retrocedere nell’immobilità e fissità di una negazione<br />

incapace di sapersi ma che esiste solo come un nulla, che la sostanza spinoziana diviene il<br />

«rigido» 61 , pietrificata da quegli stessi «occhi». Appunto come si diceva, «non semplicemente<br />

un difetto della forma esteriore».<br />

Ecco cosa succede a chi si lascia «fuorviare applicando un tal metodo anche alla filosofia» 62 e<br />

a chi «guarda con invidia all’edifizio sistematico della matematica» 63 . Terribile morbus<br />

mathematicus.<br />

Più che dei miracoli prospettati da un’applicazione universale del mos geometricus, ciò di cui<br />

si ha bisogno è una «riforma della logica» 64 , contro una linea che si è mantenuta essenzialmente<br />

inalterata da Aristotele a Descartes, troppo attenta all’aspetto puramente formale, esteriore e che<br />

«non val gran che meglio di un maneggiamento di bastoncini di diversa lunghezza a scopo di<br />

assortirli e di unirli secondo la grandezza loro, o di quel gioco dei fanciulli che consiste nel<br />

cercar di mettere assieme i pezzi corrispondenti di una pittura variamente tagliuzzata» 65 .<br />

Il contenuto della scienza pura è appunto questo pensare oggettivo. Lungi quindi dall’esser<br />

formale, lungi dall’esser priva di quella materia che occorre a una conoscenza effettiva e<br />

vera, codesta scienza ha anzi un contenuto che, solo, è l’assoluto Vero, o, se si voglia<br />

ancora adoperare la parola materia, che, solo, è la vera materia, - una materia, però, cui la<br />

forma non è un che di esterno, poiché questa materia è anzi il puro pensiero, e quindi<br />

l’assoluta forma stessa 66 .<br />

Il punto di vista di una logica che si pensi all’interno della separazione tra il contenuto<br />

della conoscenza e la sua forma, tra verità e certezza, presupponendo la materia<br />

sussistente in sé e per sé al di fuori del pensiero ed il pensiero come qualcosa di vuoto<br />

che va da essa riempito e che si compie come verità solo adeguandosi ad essa come<br />

«una cedevole forma», è ormai alle spalle.<br />

La logica non riguarda l’esercizio formale del pensiero, non si risolve in un «maneggiamento<br />

di bastoncini», non è una strategia o tecnica esterna da imporre ad un contenuto già bell’e<br />

pronto, ma è l’esposizione del movimento effettivo del Concetto nella sua attività immanente.<br />

Quindi, se in una tale prospettiva si può parlare di metodo, questo sarà inscindibile dal<br />

movimento nel quale il sapere si realizza: «l’esposizione di quello che, solo, può esser il vero<br />

metodo della scienza filosofica rientra nella trattazione della logica stessa; poiché il metodo è la<br />

coscienza intorno alla forma dell’interno muoversi del suo contenuto» 67 .<br />

56 G.W.F. Hegel, Lezioni sulla storia della filosofia, cit., p. 116.<br />

57 Cfr. ivi, p. 142.<br />

58 Cfr. ivi, pp. 116-17.<br />

59 Ibid.<br />

60 Ivi, pp. 135-36.<br />

61 Ivi, p. 111: «Se Spinoza avesse svolto più in particolare ciò ch’è contenuto nella causa sui, la sua<br />

sostanza non sarebbe il rigido».<br />

62 G.W.F. Hegel, Scienza della logica, cit., p. 35.<br />

63 Ibid.<br />

64 G.W.F. Hegel, Scienza della logica, cit., p. 31.<br />

65 Ivi, p. 34.<br />

66 Ivi, p. 31.<br />

67 Ivi, pp. 35-36.<br />

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