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Sara Pagliano ALIA VERITATIS NORMA - Lettere e Filosofia ...

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smarrirci in queste «lunghe catene di ragioni» 8 , ma come «occhi» 9 rapidissimi che prendono una<br />

dopo l’altra le cose, non lasciandone nessuna staccata dall’altra, nessuna priva di vita.<br />

Si può scorrere allora, passare da una all’altra, tornare indietro, ritrovare in ciascuna il tutto,<br />

liberi di veder riconnettersi un mondo, infinito nella misura in cui una determinazione è sempre<br />

possibile ed una sua dimostrazione può darsi sempre, fino al compimento di un’adeguatezza che<br />

è quell’idea unica, ragione o causa totale di ciascun altra, Causa sui, nella quale solo troviamo<br />

soddisfazione 10 .<br />

«Lo sforzo, ossia la Cupidità di conoscere le cose con il terzo genere di conoscenza non può<br />

nascere dal primo, bensì dal secondo genere di conoscenza» 11 , e «da questo terzo genere di<br />

conoscenza nasce la più alta soddisfazione della Mente che si possa dare» 12 , perché la gioia e il<br />

supremo sforzo dell’intelletto è questa «interaction universelle des concepts à l’interieur<br />

d’intuition unique» 13 , e se tale gigantesca impresa ha assorbito quindici anni di vita, la posta in<br />

gioco non sarà forse semplicemente teorica.<br />

Perché allo stesso tempo comprendendo, conoscendo adeguatamente le cose, si apre per noi<br />

l’unica possibilità di un’azione, perché solo così diviene possibile agire, ora nell’atto stesso<br />

della comprensione, con una forza che è determinazione, precisione assoluta che esclude ogni<br />

costrizione esterna e va dall’interno all’interno, agendo con una spontaneità che è in se stessa<br />

uguale a quella divina. Ed è in questa alia norma che possiamo allora svolgere il nome di<br />

libertà.<br />

Da tutto ciò che si è detto si può ora comprendere molto facilmente quale sia la libertà umana,<br />

che definisco così: è una stabile esistenza che il nostro intelletto acquista attraverso l’immediata<br />

unione con Dio, per poter produrre in se stesso idee, e fuori di sé opere ben convenienti con la<br />

sua natura, senza, tuttavia, che i suoi effetti siano sottoposti ad alcuna causa esterna, dalla quale<br />

possano esser trasformati 14 .<br />

Una stabile esistenza perché non si dà nulla che sia contrario a quest’Amore 15 . Perché «un<br />

affetto non può né esser ostacolato né esser tolto se non per mezzo di un affetto contrario e più<br />

forte dell’affetto da reprimere» 16 , e dunque solo in quest’affetto supremo può consistere la<br />

nostra salvezza e beatitudine ossia Libertà, solo nel costante ed eterno Amore verso Dio si<br />

definisce la Gioia 17 .<br />

Ed è godendone, godendo di una tal perfezione, che appare «quali siano le cose in nostro<br />

potere e che non sono sottoposte ad alcuna causa esterna» 18 , è godendone che si è virtuosi e non<br />

virtuosi per goderne, ma attivi a misura di una tale perfezione 19 .<br />

Ma per lo più l’uomo, in quanto è un «modo che esprime la natura di Dio in maniera certa e<br />

determinata» 20 , in quanto tale vive in uno stato di schiavitù e di impotenza necessaria,<br />

ineliminabile.<br />

«Noi in tanto siamo passivi in quanto siamo parte della Natura, che non può essere concepita<br />

per sé, senza le altre» 21 , e il conatus con il quale perseveriamo nell’esistenza è limitato e<br />

infinitamente superato dalla potenza delle cause esterne. «Ne segue che l’uomo è sempre<br />

8 R. Descartes, Discorso sul metodo, in Opere Filosofiche, a cura di E. Garin, tr. it. di M. Garin, vol. 1,<br />

Roma-Bari, 1998, p. 303.<br />

9 Cfr. E, V, pr. 23, sch.: «Tuttavia, però, sentiamo e sperimentiamo di essere eterni. Infatti, la Mente non<br />

sente meno le cose che concepisce con l’intelletto, che quelle che ha nella memoria. Infatti, gli occhi della<br />

Mente con i quali vede le cose e le osserva, sono le stesse dimostrazioni».<br />

10 Cfr. E, IV, cap. XXXII.<br />

11 E, V, pr. 28.<br />

12 E, V, pr. 27.<br />

13 M. Gueroult, Spinoza (Ethique I), Aubier-Montaigne, Paris, 1969, p. 15.<br />

14 KV, II, 26.<br />

15 Cfr. E, V, pr. 37.<br />

16 E, IV, pr. 7.<br />

17 Cfr. E, V, pr. 36, sch.<br />

18 KV, II, 26.<br />

19 Cfr. E, V, pr. 42 e pr. 40.<br />

20 E, II, pr. 10, dem. (corsivo mio).<br />

21 E, IV, pr. 2.<br />

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