INTRODUZIONE - OpenstarTs
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evidentemente di una svista sfuggita a Salgari. Infatti, più avanti, 64 Harry Corishant<br />
tornerà il fratello della madre di Marianna. Tuttavia, un’incongruenza permane con<br />
quanto riportato nella Tigre, dove si ricorderà che la madre di Marianna era<br />
napoletana (improbabile, quindi, che si chiamasse Corishant).<br />
È curioso che, mentre Salgari apporta dei cambiamenti nei Pirati (1896) in<br />
modo da rendere la narrazione coerente con i Misteri (1895), non si preoccupa di<br />
farlo nelle Tigri di Mompracem, che esce nel 1900, dopo i Pirati, ma dove la madre di<br />
Marianna continua a essere napoletana. Un’altra incongruenza si ritrova nelle date.<br />
Nella Vergine/Pirati, le vicende narrate nella Tigre sono collocate nel 1852: 65 eppure<br />
nella Tigre, pubblicata sulla “Gazzetta di Treviso” fino a pochi giorni prima della<br />
pubblicazione della Vergine, la vicenda è ambientata nel 1850, che diventerà 1849 ne<br />
Le Tigri di Mompracem 66 . La vicenda della Vergine/Pirati si svolge, invece, nel 1856,<br />
poco dopo quella degli Strangolatori/Misteri che ha luogo nel 1855.<br />
Si vede bene, quindi, che Salgari tiene di più alla coerenza tra questi due ultimi<br />
testi, che costituiscono le due parti di un unico continuum – e, infatti, sono stati<br />
anche fusi con lo stesso titolo ne L’Amore di un selvaggio – che non tra essi e il primo<br />
romanzo, che costituisce sempre una narrazione a sé stante.<br />
All’inizio del romanzo, in entrambe le versioni, troviamo il massacro dei<br />
naufraghi della Young-India. Si tratta di una scena notevolmente violenta e assai<br />
poco eroica, essendo rivolta contro un avversario più debole. L’azione, inoltre, non è<br />
giustificabile neppure come atto di guerra poiché la Young India è una nave<br />
americana, e quindi non appartenente alle potenze in lotta con gli uomini di<br />
Mompracem.<br />
Dopo l’incontro con Ada, invece, Sandokan e Yanez conquisteranno<br />
definitivamente la dimensione di eroi positivi. Infatti, anche nei romanzi successivi,<br />
pur dovendo combattere per la difesa dei loro amici o per riconquistare quanto<br />
ingiustamente loro sottratto, i protagonisti conserveranno sempre una precisa etica<br />
della lealtà, evitando le azioni “maramaldesche” e le crudeltà senza senso. E il<br />
cambiamento comincia subito a vedersi, già nella prima parte del romanzo, dove<br />
viene risparmiato l’equipaggio dell’Helgoland.<br />
- Gli (sic) ammazzeremo tutti? – chiese Yanez a Sandokan.<br />
64 La Vergine, p. 214; I Pirati, p. 97.<br />
65 La Vergine, pp. 37 e 89; I Pirati, pp. 6 e 32.<br />
66 Cfr. Roberto Fioraso, Sandokan, cit. pp. 81-2.<br />
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