INTRODUZIONE - OpenstarTs
INTRODUZIONE - OpenstarTs
INTRODUZIONE - OpenstarTs
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Ancora una volta si vede come l’aspetto ideologico risulti sostanzialmente<br />
estraneo alla narrazione di Salgari. Va, inoltre, notato che la sollevazione contro<br />
Brooke, non è voluta da Sandokan per dei motivi ideali, ma è semplicemente usata da<br />
Ada – che è inglese! -come mezzo per ottenere la liberazione dei protagonisti, quindi<br />
per fini personali e non certo “politici”.<br />
Ada, che si traveste da maharatta per aizzare contro Brooke le popolazioni<br />
locali, non fa altro che usare l’odio di queste per gli europei come mezzo per<br />
raggiungere i propri fini; non se ne possono, dunque, trarre conclusioni circa il<br />
pensiero dell’autore, che sembra anzi biasimare apertamente questa avversione<br />
xenofoba nella conclusione del romanzo.<br />
La popolazione intera della città, che non aveva mai perdonato<br />
al fuggiasco rajah la sua origine europea, malgrado la civiltà ed i<br />
grandi miglioramenti introdotti da quell’uomo energico, coraggioso e<br />
saggio, aveva fraternizzato con le truppe insorte.<br />
(I Pirati, p. 155)<br />
Anche in questo romanzo ritorna, poi, una caratteristica già vista in diversi altri<br />
testi di Salgari, quella del narratore-spettatore, dove l’autore sembra dismettere i<br />
panni di creatore onnisciente per quelli dello spettatore meravigliato dallo spettacolo<br />
che lui stesso ha imbastito. Ciò risulta particolarmente evidente in alcuni passi.<br />
Come era bello quel formidabile uomo là, sul ponte del suo<br />
vascello che tremavagli sotto i piedi, al chiarore di cinquanta cannoni<br />
cogli occhi in fiamme, i capelli sciolti al vento, le labbra aperte ad un<br />
terribile sorriso e la scimitarra in pugno! Come era bello quel pirata<br />
che sorrideva mentre la morte fischiavagli attorno, mentre gli alberi<br />
cadevano dinanzi e dietro a lui, mentre la mitraglia ruggiva ai suoi<br />
orecchi schiantando le tavole del ponte, mentre le bombe<br />
scoppiavano lanciando a trecento metri le loro scheggie infuocate!<br />
Gli stessi suoi nemici, nel vederlo là sull’eroico vascello,<br />
impassibile fra l’uragano di ferro, si sentivano presi da una voglia<br />
matta di urlare:<br />
- Viva la Tigre della Malesia! Viva l’eroe della pirateria malese!<br />
(La Vergine, p. 130; I Pirati, p. 55)<br />
116