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INTRODUZIONE - OpenstarTs

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degli angeli di Buddha o di Ba-chua-ngoc che si trasfondevano nel<br />

corpo di Tay-See.<br />

La udivano pur suonare sotto gli arcani e torreggianti boschi dei<br />

tek e dei calambuc, nel cuore della notte, quando maggior era la<br />

tenebria e maggiore il mistero, toccando con quelle manine di bimba<br />

le tre corde del tro siamese o trarre dalla chiarina certi suoni, che<br />

nessun pi dei dintorni sarebbe stato capace d'imitare, musica<br />

melanconica e triste come le canzoni e che tutti dicevano musica<br />

celeste.<br />

(Tay-See, pp. 132,134)<br />

(…) e in quelle notti era pure stata udita a suonare, con quelle<br />

dita di bimba, il tro siamese traendo certe flebili note che nessun pi 30<br />

dei dintorni sarebbe stato capace d'imitare ed era stata udita, quando<br />

maggiore era il silenzio e più profonda l’oscurità, cantare, in una<br />

lingua che nessuno aveva mai udito, certe canzoni piene di tristezza<br />

che parevano lo sfogo di un'anima addolorata, straziata.<br />

(La Rosa del Dong-Giang, p. 135)<br />

Si notino le espressioni usate: la giovane “si udiva” o “era stata udita”; qui<br />

Salgari sembra voler rendere le voci che circolavano sulla protagonista, tra la<br />

popolazione affascinata e vagamente intimorita.<br />

Anche un certo gusto per il soprannaturale e il magico, associato all'esotismo,<br />

compare nel ritratto di Tay-See. La fanciulla appare, infatti, circondata da un alone di<br />

mistero che sembra renderla una creatura eterea e semidivina, che non pare quasi<br />

appartenere a questo mondo. Da notare, però, come a immagini leggiadre, che<br />

rimandano a un mondo incantato e fiabesco, vengano naturalmente associate altre<br />

decisamente più inquietanti.<br />

Le più strane dicerie e le più barocche superstizioni attribuivano<br />

a questa strana giovanetta. Si diceva che nei boschi volava come<br />

fantasma sulle più alte sommità dei giganteschi cay-sao, i<br />

torreggianti tek ad abboccarsi cogli spiriti celesti, che proprio alla<br />

mezzanotte col suono del pi svegliava i defunti, e cento fiammelle, le<br />

30 Specie di flauto. (Nota di Salgari)<br />

32

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