Bilancio Sociale 2006 - UBI Banca

Bilancio Sociale 2006
BANCA CARIME
Banca Carime è presente e attiva nell’ambito
del mercato meridionale ormai da dieci anni e
questo rappresenta indubbiamente un risultato
considerevole se teniamo presente la temperie, a
volte tumultuosa, che ha caratterizzato il mondo
bancario degli ultimi anni.
Il “destino” della Società, sin dal suo avvio
all’attività bancaria e finanziaria (31 dicembre
1997), costituisce un po’ un paradosso: proprio nel
periodo in cui si verificano le grandi trasformazioni
e concentrazioni bancarie (non ancora concluse)
che fanno scomparire (almeno giuridicamente)
grandi banche di rilievo nazionale, Carime nasce
e consolida un ruolo e una missione validi ancora
oggi.
Non si può tracciare il profilo storico della
Banca senza ricordare le origini di quegli Enti
che l’hanno costituita. Banca Carime nasce il 31
dicembre 1997 dalla trasformazione in banca della
società finanziaria Fincarime e dal contestuale
conferimento al nuovo soggetto bancario dei rami
d’azienda di tre Casse di Risparmio meridionali:
• Carical, fondata a Cosenza il 24 settembre 1861
per deliberazione del Consiglio Provinciale con
tre filiali nei circondari di Rossano, Castrovillari
e Paola; nel 1959 la Banca muta denominazione
in Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania a
causa dell’importante insediamento realizzato
nella regione confinante;
• Caripuglia, costituita a Bari il 7 luglio 1949
dall’Associazione fra le casse di Risparmio
Italiane – portatrice del contributo solidale
di ottanta Casse associate – e dall’Istituto di
Credito delle Casse di Risparmio Italiane;
• Cassa di Risparmio Salernitana, nata a
Salerno il 4 giugno 1953 per iniziativa della
Camera di Commercio, dell’Amministrazione
Provinciale di Salerno, dell’Ente per il Turismo
e dell’Amministrazione Comunale.
Nei primi anni ’90 le tre Casse di Risparmio,
nell’ambito del processo di privatizzazione
previsto dalle norme in vigore, si trasformano
in società per azioni e, a seguito di specifiche
operazioni di aumento di capitale, entrano a far
parte del Gruppo Cariplo.
Il 1° gennaio 1998 Banca Carime passa dal Gruppo
Cariplo al Gruppo Intesa e di qui il 29 giugno
2001 al Gruppo Banca Popolare Commercio e
Industria.
Nel 2002 fra Banca Popolare Commercio e
Industria e Banca Popolare di Bergamo-Credito
Varesino giunge a maturazione un accordo che
porta all’aggregazione delle due entità e alla
nascita, in data 1 luglio 2003, del nuovo Gruppo
Bancario Banche Popolari Unite.
La missione
La missione di Banca Carime è di concorrere
alla crescita delle aree in cui opera, nel rispetto
della storia e dei valori delle banche che l’hanno
originata, dando valore al già consolidato
rapporto Banche–Imprese –Territorio.
Nell’ambito del Gruppo le è assegnato il compito
di presidiare le regioni meridionali (Basilicata,
Calabria, Puglia e provincia di Salerno),
assicurando adeguato sostegno alle famiglie e
alle piccole e medie imprese.
Carime è una Banca del Sud per tradizione e
per scelta, che raccoglie i risparmi e li investe
sul proprio territorio cercando nel contempo di
creare i presupposti per una migliore informazione
e formazione per le piccole e medie imprese. Ne
è un esempio l’organizzazione di seminari in
diverse città in materia di obblighi previsti da
Basilea 2 e di incentivi previsti dalla Legge 488.
La crescita delle nostre aree è strettamente
collegata alla promozione degli eventi culturali
ed è per questo motivo che Carime sente come
propria missione quella di sostenere le iniziative
più efficaci in direzione della diffusione del
libro, della musica e dell’arte in un’ottica molto
trasversale, cercando cioè di coinvolgere tutti i
livelli sociali e tutte le fasce di età.
I rapporti con la clientela
In questi ultimi anni abbiamo perseguito una
sempre maggiore personalizzazione del rapporto
con il cliente puntando sulla validità dell’offerta
commerciale, sugli strumenti sempre più efficaci
messi a disposizione dei gestori in filiale e sulla
nostra tradizionale capacità di comunicazione.
Lo studio e l’offerta dei servizi è funzionale
all’evoluzione dei bisogni della clientela e alla
volontà della Banca di proporsi come “banca di
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