Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it
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V. Ambiente familiare e assistenza alternativa<br />
95<br />
Molte ONG investono nel settore dell’informazione e dell’educazione per coinvolgere i<br />
giovani nella cooperazione e nell’aiuto per lo sviluppo e diffondere una cultura del rispetto<br />
e della solidarietà. Alle iniziative promosse offre un supporto il Ministero degli esteri,<br />
favorendo l’attenzione ai temi dello sfruttamento e del turismo sessuale. Gli interventi di<br />
educazione nelle scuole comprendono educazione socioaffettiva, educazione ai dir<strong>it</strong>ti, alla<br />
comunicazione. Si usano metodologie elaborate appos<strong>it</strong>amente per i ragazzi: oltre a studi<br />
e ricerche su temi come lo sfruttamento minorile, si organizzano spettacoli di teatro e<br />
laboratori creativi, si realizzano giornalini «dei giovani per i giovani», percorsi didattici<br />
multimediali e interattivi, animazioni e giochi di ruolo.<br />
La valutazione degli interventi<br />
Dato il progressivo articolarsi del sistema dei servizi e il diffondersi di numerose iniziative,<br />
l’Italia sta assegnando un peso particolare al tema della valutazione per capire la<br />
qual<strong>it</strong>à e l’efficacia dei processi e delle prassi, attraverso la definizione delle linee guida, la<br />
cost<strong>it</strong>uzione di sistemi di servizi e la realizzazione di diversi interventi di sensibilizzazione<br />
e formazione.<br />
A livello centrale, l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, il Com<strong>it</strong>ato<br />
interministeriale CICLOPE e l’Osservatorio contro la pedofilia e la pedopornografia minorile<br />
rappresentano tre luoghi di verifica del lavoro svolto dalle amministrazioni pubbliche,<br />
anche in raccordo con la società civile.<br />
Inoltre, un mon<strong>it</strong>oraggio circa lo stato di sviluppo delle iniziative di prevenzione e contrasto<br />
dell’abuso e sfruttamento sessuale dei minori avviene attraverso la redazione della<br />
periodica Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della L. 269/1998, che l’art.<br />
17 chiede sia predisposta dalla Presidenza del consiglio dei ministri attraverso il Ministero<br />
incaricato di svolgere azione di coordinamento e di mon<strong>it</strong>oraggio sull’attiv<strong>it</strong>à delle pubbliche<br />
amministrazioni. A questa ricognizione si affianca altrettanto regolarmente quella<br />
realizzata per dare conto delle pol<strong>it</strong>iche sociali in materia di infanzia e di adolescenza, un<br />
appuntamento che trova leg<strong>it</strong>timazione in seno alla L. 285/1997. Anche questa relazione<br />
è una cornice di sfondo entro la quale negli anni sono state realizzate iniziative di studio<br />
e verifica sull’impatto e la qual<strong>it</strong>à dei servizi realizzati nel settore della prevenzione e della<br />
protezione dei bambini dalla violenza.<br />
Come già ricordato sopra, nel corso degli anni 2001-2002 il Centro nazionale di documentazione<br />
e analisi per l’infanzia e l’adolescenza ha condotto una ricognizione sui progetti<br />
realizzati grazie alle risorse messe a disposizione dalla L. 285/1997 nel settore dei servizi<br />
su maltrattamento e abuso sessuale.<br />
Un numero maggiore di ricerche si è rivolto alla valutazione del servizio o del progetto<br />
e dei processi di realizzazione dell’attiv<strong>it</strong>à, cercando di analizzarne gli elementi di qual<strong>it</strong>à,<br />
in termini di metodi e assetti di intervento. Vengono individuate dimensioni e indicatori<br />
significativi, mettendo a punto specifici strumenti per rilevarne la presenza e rendere<br />
il più possibile oggettivo e confrontabile il parere valutativo espresso.<br />
dire no, che si propone di aiutare i bambini a riconoscere le s<strong>it</strong>uazioni di abuso e a chiedere aiuto superando<br />
paure e sensi di colpa che normalmente li imprigionano in un sofferto silenzio.<br />
Una tematica emergente che chiede non solo ricognizione e documentazione, ma anche ricerca e approfondimento<br />
riguarda la realizzazione di azioni di prevenzione primaria a favore di bambini e bambine diversamente<br />
abili.