Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it
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78 <strong>Terzo</strong>-quarto rapporto alle Nazioni un<strong>it</strong>e sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia<br />
Al 31 gennaio 2008 risultano attivi 14 ist<strong>it</strong>uti, di cui 9 nella sola Sicilia con un totale<br />
di 48 bambini accolti (contro i 215 ist<strong>it</strong>uti risultati attivi al 30 giugno del 2003 con 2.663<br />
minori). Per quanto questo dato sia estremamente pos<strong>it</strong>ivo, rimane il problema di una verifica<br />
sostanziale della chiusura degli ist<strong>it</strong>uti per scongiurare una riconversione solo formale<br />
degli stessi in strutture più piccole e non una trasformazione sul piano organizzativo,<br />
relazionale e metodologico.<br />
Nuove modal<strong>it</strong>à di affidamento<br />
L’assistenza alle famiglie multiproblematiche deve essere assicurata entro il perimetro<br />
della comun<strong>it</strong>à locale, nell’ambiente umano e socioculturale da cui la persona proviene. A<br />
livello locale esiste una s<strong>it</strong>uazione piuttosto variegata di interventi con alcuni terr<strong>it</strong>ori dove<br />
si rileva in particolare l’innovativ<strong>it</strong>à, in altri il notevole impatto sul terr<strong>it</strong>orio, in altri ancora<br />
la capac<strong>it</strong>à di attuare circu<strong>it</strong>i regolativi virtuosi e la messa in rete ist<strong>it</strong>uzionale. Nella gran<br />
parte delle esperienze sul terr<strong>it</strong>orio, sembra però collocarsi quale obiettivo primario dell’insieme<br />
degli interventi prefigurati la ricerca di raccordi ist<strong>it</strong>uzionali, di modal<strong>it</strong>à di collaborazione<br />
e coordinamento fra i diversi soggetti coinvolti, finalizzato anche alla cost<strong>it</strong>uzione<br />
di sinergie di intervento che possano risultare concretamente più efficaci. Nel tempo è inoltre<br />
aumentata la rilevanza attribu<strong>it</strong>a all’utilizzo della risorsa famiglia, sia quella di origine<br />
dei bambini ma anche quella di accoglienza. Sempre maggiore in questo senso è il ricorso<br />
alle reti di mutuo aiuto tra famiglie, anche e soprattutto nell’ottica di un adeguato sostegno<br />
alla gen<strong>it</strong>orial<strong>it</strong>à, utilizzate sia in senso preventivo rispetto all’allontanamento dal nucleo<br />
familiare, sia in fase successiva per promuoverne il reinserimento. Parallelamente il ruolo<br />
dei servizi locali dalla t<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à degli interventi di affidamento di minori si è nel tempo ampliato<br />
ai processi che riguardano la selezione, la formazione, l’abbinamento delle famiglie<br />
affidatarie, l’elaborazione e il mon<strong>it</strong>oraggio del progetto di affido. Negli ultimi anni<br />
l’utenza è fortemente cambiata, dal punto di vista demografico, economico e culturale, e le<br />
problematiche sempre nuove hanno richiesto integrazione e collaborazione tra i diversi servizi<br />
per dare v<strong>it</strong>a a progetti di rete. A tal fine si sono sviluppate nuove forme di intervento,<br />
come l’affidamento omoculturale, l’affido sine die e l’adozione aperta.<br />
L’affidamento omoculturale permette alle famiglie straniere che hanno sperimentato<br />
un percorso pos<strong>it</strong>ivo di integrazione nel nostro Paese di offrirsi come risorsa preziosa alle<br />
famiglie della medesima cultura che stanno attraversando, per motivi diversi, un periodo<br />
di difficoltà 12 . Tali famiglie da una parte conoscono bene le aspettative e i vissuti di un migrante,<br />
l’impatto dell’emigrazione sugli equilibri di una coppia, le questioni legate al ricongiungimento<br />
dei figli e alla loro integrazione; ma conoscono anche bene la cultura <strong>it</strong>aliana<br />
e hanno saputo costruire per se stesse e i loro figli modal<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a che preservano le<br />
radici e insieme valorizzano il presente. Per questo motivo, possono meglio di altri rappresentare<br />
un sostegno e una risorsa che facil<strong>it</strong>a l’integrazione di un minore straniero e della<br />
sua famiglia. Gli affidamenti omoculturali riguardano dunque famiglie di connazionali e<br />
il bambino straniero che una pubblica autor<strong>it</strong>à giudiziaria o amministrativa o direttamente<br />
i suoi gen<strong>it</strong>ori affidano ad un’altra famiglia del suo Stato, di parenti o non, la quale viene<br />
o si trova in Italia con il bambino; affidamento spesso effettuato a scopo migratorio<br />
perché il bambino possa costruire e realizzare il proprio futuro nel nostro Paese e che in<br />
casi minor<strong>it</strong>ari avviene per ragioni di cura o di studio di natura temporanea. Il minore è<br />
12<br />
Primo rapporto dell’attiv<strong>it</strong>à del Coordinamento nazionale servizio affidi, Provincia di Potenza, dicembre 2007.