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Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it

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V. Ambiente familiare e assistenza alternativa<br />

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portante se si considera che nel 1999, per le stesse Regioni che nel 2005 hanno forn<strong>it</strong>o tale<br />

dato, la percentuale era appena il 6,6%.<br />

Nel 1999 l’affidamento familiare riguardava in ugual misura minori al di sotto degli<br />

11 anni (51,4%) e minori con età superiore agli 11 (48,6%). Nel corso del 2005, le dinamiche<br />

di cambiamento hanno portato ad avere una prevalenza di minori affidati al di sopra<br />

dei 12 anni, pari al 52% del totale.<br />

Elementi di relativa stabil<strong>it</strong>à del fenomeno nel tempo riguardano per un verso la ripartizione<br />

tra affido consensuale e giudiziale con una prevalenza della seconda tipologia che<br />

rappresenta ancora mediamente il 70% degli affidi attivati, e per un altro verso la ripartizione<br />

tra affido eterofamiliare e intrafamiliare, con un perfetto equilibrio attorno al 50%<br />

per ciascuna delle due modal<strong>it</strong>à. Rispetto alla permanenza di bambini e adolescenti in affidamento<br />

familiare si segnala che alla rilevazione del 2005, seppur vada segnalato che<br />

l’informazione è disponibile per la metà dei casi cens<strong>it</strong>i, il 60% degli affidati lo sono da<br />

oltre due anni.<br />

Servizi residenziali<br />

Al 31 dicembre 2005 i servizi residenziali che accoglievano minori in Italia erano<br />

2.226, nei quali erano presenti 11.543 minori. Anche in questo caso il dato specifico sui<br />

minori è da r<strong>it</strong>enersi sottostimato perché non tiene conto – in quanto non indicato dalla<br />

Regione – dei minori accolti nei servizi siciliani, dato estremamente importante se si considera<br />

che la sola Sicilia conta, al 2005, 216 servizi residenziali che accolgono minori, pari<br />

a circa il 10% del totale nazionale. Rapportando gli 11.543 minori accolti nei servizi<br />

residenziali accertati alla popolazione residente di riferimento, si ottiene una media di circa<br />

11,6 minori accolti ogni 10 mila minori residenti, incidenza che varia sensibilmente da<br />

Regione a Regione. I valori più alti dell’indicatore si hanno per la Provincia autonoma di<br />

Trento (36), la Liguria (22), il Piemonte (18) e l’Umbria (17).<br />

Anche tra i bambini accolti nei servizi, così come per l’affidamento familiare, prevalgono<br />

piuttosto nettamente quelli con età compresa tra i 12 e i 17 anni, che rappresentano<br />

il 58% del totale dei bambini accolti nei servizi residenziali.<br />

Sommando i dati relativi al 31 dicembre 2005 degli affidamenti familiari (a famiglie o<br />

a parenti) e quelli dei minori accolti nelle comun<strong>it</strong>à residenziali si ha che, a tale data, i minori<br />

che in Italia vivevano fuori dalla propria famiglia d’origine erano 24.094. Tale valore,<br />

come detto in precedenza, deve necessariamente essere rivisto al rialzo, considerando<br />

la mancanza del dato siciliano e la parzial<strong>it</strong>à dichiarata da alcune Regioni rispetto ai dati<br />

proposti. Ciononostante, rapportando questo valore alla popolazione di riferimento si ha<br />

che in Italia vivono fuori famiglia in media 24 minori ogni 10 mila minori residenti. Le<br />

Regioni con i più alti valori dell’indicatore sono la Liguria (54), la Provincia di Trento (47)<br />

e la Toscana (42), segu<strong>it</strong>e dal Piemonte e dalla Valle d’Aosta. Al contrario, tre Regioni del<br />

Sud si distinguono per valori particolarmente bassi e al di sotto del valore medio nazionale:<br />

Campania (17 minori che vivono fuori dalla propria famiglia d’origine ogni 10 mila<br />

minori residenti), Basilicata (11) e Sardegna (8).<br />

A completamento e integrazione di queste rilevazioni statistiche condotte in collaborazioni<br />

con Regioni e Province autonome, inerenti i minori inser<strong>it</strong>i in famiglie e in servizi residenziali,<br />

il Centro nazionale ha effettuato un’ulteriore e specifica azione di mon<strong>it</strong>oraggio<br />

e analisi relativa al processo di chiusura degli ist<strong>it</strong>uti per minori previsto dalla L.<br />

149/2001: in particolare, ha raccolto e analizzato i dati degli ist<strong>it</strong>uti per minori che risultavano<br />

attivi al 30 giugno 2003, di quelli che sono stati chiusi e di quelli che si sono trasformati<br />

in altro tipo di servizio residenziale.

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