Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it
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I. Misure generali di applicazione<br />
13<br />
L’ISTAT è il maggior produttore di dati elementari sull’infanzia e l’adolescenza, derivanti<br />
dall’attivazione di indagini ad hoc o di sistemi informativi e banche dati, alcuni dei quali<br />
rivolti specificamente ai bambini e agli adolescenti – un recente esempio è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dall’attiv<strong>it</strong>à<br />
di approfondimento nell’amb<strong>it</strong>o delle indagini multiscopo del 2005 e del 2007<br />
con un modulo dedicato al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza – e altri, la maggioranza,<br />
in cui sono comunque rintracciabili utili informazioni sul segmento di popolazione minorile<br />
<strong>it</strong>aliana.<br />
Accanto alle rilevazioni ISTAT, negli ultimi anni i ministeri si sono r<strong>it</strong>agliati spazi complementari<br />
di protagonismo su specifici temi del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza le<br />
cui principali esperienze possono essere individuate nei mon<strong>it</strong>oraggi: del Ministero dell’interno<br />
in materia, ad esempio, di violenze a danno di minorenni e di minorenni per i quali<br />
sono state attivate le segnalazioni di ricerca sul terr<strong>it</strong>orio nazionale; del Ministero del lavoro,<br />
della salute e delle pol<strong>it</strong>iche sociali in materia di tossicodipendenza, di vigilanza sul<br />
lavoro minorile e di autorizzazioni al lavoro rilasciate nell’amb<strong>it</strong>o dello spettacolo, degli<br />
ingressi dei minori stranieri non accompagnati; del Ministero dell’istruzione, dell’univers<strong>it</strong>à<br />
e della ricerca in materia di alunni e studenti iscr<strong>it</strong>ti ad ogni ordine e grado della scuola<br />
statale e non statale; del Ministero della giustizia in materia di provvedimenti a favore<br />
dei minorenni e di tratta dei minori.<br />
Le Regioni e le Province autonome, dal canto loro, attraverso i Centri e gli Osservatori<br />
per l’infanzia e l’adolescenza hanno sviluppato originali e accurate banche dati nei settori<br />
sia dell’assistenza che della promozione dell’infanzia, adottando come un<strong>it</strong>à di osservazione<br />
diretta i bambini e ragazzi interessati e coinvolti nei fenomeni rilevati. Si fa riferimento<br />
soprattutto alla matura esperienza dell’Emilia-Romagna, a quella articolata del Piemonte,<br />
a quella della Regione Toscana che dispone di un accurato, seppur ancora in divenire,<br />
sistema informativo statistico sull’infanzia, e a quella della Regione Veneto che dispone,<br />
attraverso l’Osservatorio regionale per l’infanzia e l’adolescenza, di banche dati<br />
proprie su diversi aspetti della v<strong>it</strong>a dei bambini. Più in generale attraverso il lavoro del CI-<br />
SIS su alcuni dei principali temi che riguardano la condizione dell’infanzia, quali ad esempio<br />
l’accoglienza nei servizi residenziali e la spesa sociale dei Comuni singoli e associati, le<br />
Regioni e le Province autonome hanno formalizzato un set di informazioni comuni oggetto<br />
di rilevazione annuale.<br />
In questo variegato panorama il Centro nazionale di documentazione e analisi per<br />
l’infanzia e l’adolescenza ha realizzato una continua attiv<strong>it</strong>à di individuazione e sistematizzazione<br />
dei dati provenienti dalle c<strong>it</strong>ate fonti ufficiali di statistica sull’infanzia e<br />
l’adolescenza nel tentativo di ricostruire un quadro quanto più possibile esaustivo e coordinato<br />
dei dati a disposizione sia a livello nazionale che regionale. Tale attiv<strong>it</strong>à ha trovato<br />
negli anni una adeguata pubblicizzazione nei Quaderni del Centro nazionale e sul<br />
s<strong>it</strong>o web dello stesso.<br />
Bambini e adolescenti con problemi di disabil<strong>it</strong>à o invalid<strong>it</strong>à<br />
Le informazioni sulla disabil<strong>it</strong>à sono forn<strong>it</strong>e dal Sistema di informazione statistica sulla<br />
disabil<strong>it</strong>à (www.disabil<strong>it</strong>aincifre.<strong>it</strong>) promosso dal Ministero del lavoro, della salute e<br />
delle pol<strong>it</strong>iche sociali e realizzato dall’ISTAT.<br />
Secondo quanto emerge dai dati della più recente indagine sulle condizioni di salute<br />
e ricorso ai servizi san<strong>it</strong>ari (anno 2005), si stima siano circa 145.000 in Italia, i bambini<br />
e i ragazzi fino a 17 anni di età con problemi di disabil<strong>it</strong>à o colp<strong>it</strong>i da invalid<strong>it</strong>à di tipo<br />
sensoriale (cec<strong>it</strong>à, sord<strong>it</strong>à, sordomutismo), motoria (invalid<strong>it</strong>à da insufficienza mo-