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Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it

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150 <strong>Terzo</strong>-quarto rapporto alle Nazioni un<strong>it</strong>e sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia<br />

fica perché gli utenti minori stranieri sono generalmente privi di documenti comprovanti<br />

l’ident<strong>it</strong>à e/o privi di pos<strong>it</strong>ivi riferimenti familiari (stranieri «non accompagnati»). Negli<br />

anni considerati, a fronte dell’aumento dei minorenni stranieri denunciati alle procure<br />

(da 8.720 a 11.860, pari ad un incremento del 36% 4 ) e degli ingressi in CPA (da 1.974<br />

a 2.115, pari ad un incremento del 7%), si registra, da un lato, una diminuzione di utenti<br />

non <strong>it</strong>aliani negli ingressi negli IPM (da 946 a 886, pari ad un decremento del 6%), dall’altro,<br />

un aumento dei collocamenti in comun<strong>it</strong>à (da 535 a 958, pari ad un incremento<br />

del 79%) e un aumento delle «prese in carico» degli USSM (da 2.903 a 3.472, pari a un<br />

incremento del 20% 5 ).<br />

Sul piano dei riferimenti legislativi, il comp<strong>it</strong>o di vigilare sulle modal<strong>it</strong>à di soggiorno<br />

dei minori stranieri extracomun<strong>it</strong>ari e di coordinare le attiv<strong>it</strong>à delle amministrazioni interessate<br />

è affidata al Com<strong>it</strong>ato minori stranieri, ai sensi dell’art. 33 del DLGS n 286 del<br />

1998, mentre è di recente cost<strong>it</strong>uzione un corrispondente organismo presso il Ministero<br />

degli interni per i bambini neocomun<strong>it</strong>ari non accompagnati, di cui fanno parte vari dicasteri,<br />

tra i quali il Ministero della giustizia.<br />

In particolare, riguardo alla specifica tutela dei minori romeni non accompagnati o<br />

“in difficoltà”, è stato ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o con DM dell’8 ottobre 2007 l’Organismo centrale di raccordo<br />

presso il Ministero dell’interno, in conseguenza dell’ingresso della Romania nell’Unione<br />

europea, avvenuto il 1° gennaio 2007, che ha comportato la libera circolazione<br />

dei c<strong>it</strong>tadini romeni e una loro differenziazione dagli stranieri non comun<strong>it</strong>ari rispetto<br />

alla legislazione di riferimento, in mer<strong>it</strong>o alla disciplina del sistema dell’accoglienza<br />

e della garanzia dei dir<strong>it</strong>ti. È stato possibile coinvolgere strutturalmente, in un<br />

quadro internazionale, il Governo romeno in un’adeguata tutela dei minori non accompagnati<br />

e in una cogestione consapevole di tale fenomeno. Si sono sussegu<strong>it</strong>i molti<br />

negoziati e trattative tra l’Italia e la Romania, con l’obiettivo di ridurre la pressione<br />

migratoria dei minori verso l’Italia, di garantirne la reintegrazione sociale e civile in<br />

Romania e l’integrazione nel tessuto sociale <strong>it</strong>aliano. All’interno della stessa cornice di<br />

interventi, s’inquadra l’accordo intergovernativo siglato da Italia e Romania lo scorso<br />

giugno. L’accordo è finalizzato alla creazione di un sistema di collaborazione fra gli<br />

Stati contraenti, per consentire un più efficace e rapido intervento di tutela, nei casi in<br />

cui non vi sia la possibil<strong>it</strong>à di far ricorso all’assistenza di adulti leg<strong>it</strong>timati a prendersene<br />

cura, ed è diretto a garantire il rientro assist<strong>it</strong>o in patria dei minori, attraverso la<br />

collaborazione e lo scambio di informazioni tra gli organismi <strong>it</strong>aliani e romeni competenti<br />

in materia, soprattutto al fine di assicurare l’adozione delle necessarie misure di<br />

protezione e reintegrazione sociale.<br />

Quanto al mon<strong>it</strong>oraggio delle attiv<strong>it</strong>à condotte negli ist<strong>it</strong>uti penali minorili, la magistratura<br />

di sorveglianza, organo indipendente da ogni altro potere ai sensi della Cost<strong>it</strong>uzione,<br />

ha, tra gli altri, il comp<strong>it</strong>o di vigilare sulla corretta esecuzione della pena secondo i<br />

principi di uman<strong>it</strong>à, rieducazione e, per i minorenni, in ossequio ai principi della Convenzione<br />

ONU. Sicuramente, l’inserimento nei centri di prima accoglienza e negli ist<strong>it</strong>uti penali<br />

minorili della figura del mediatore culturale a fianco dell’educatore e degli altri operatori<br />

giudiziari e pen<strong>it</strong>enziari è di supporto per eventuali segnalazioni di comportamenti di<br />

maltrattamento e abuso.<br />

4<br />

Fonte ISTAT.<br />

5<br />

Fonte: Servizio statistico del Dipartimento per la giustizia minorile.

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