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Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it

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IV. Dir<strong>it</strong>ti civili e libertà<br />

59<br />

questa direzione, il personale che opera nei centri di detenzione, nonché le forze dell’ordine<br />

in modo sistematico sui dir<strong>it</strong>ti umani dei bambini. Si rappresenta, a tal propos<strong>it</strong>o, che<br />

per quanto riguarda la richiesta di introdurre meccanismi a misura di bambino, per la ricezione<br />

di ricorsi contro pubblici ufficiali riguardanti maltrattamenti sub<strong>it</strong>i durante<br />

l’arresto, l’interrogatorio, la custodia giudiziaria e all’interno di ist<strong>it</strong>uti pen<strong>it</strong>enziari, già<br />

oggi ogni minore detenuto può chiedere di parlare con il giudice di sorveglianza minorile,<br />

segnalandogli qualsiasi fatto di cui può essere stato v<strong>it</strong>tima, e che i casi di maltrattamento<br />

o di abusi sui minori, da parte dei pubblici ufficiali, sono rari e repressi a norma del codice<br />

penale. Valido elemento di risposta alle raccomandazioni è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o tra l’altro dalla<br />

riforma in corso dell’ordinamento pen<strong>it</strong>enziario minorile, il quale concretamente si muove<br />

in una tendenza di rafforzamento di quegli aspetti del sistema di giustizia minorile, che<br />

tutelano il minore anche rispetto alle ist<strong>it</strong>uzioni che li hanno in carico, attraverso la formazione<br />

sistematica del personale civile e della Polizia pen<strong>it</strong>enziaria, che operano nei servizi<br />

della giustizia minorile, e anche della polizia e dei carabinieri, sui dir<strong>it</strong>ti umani dei minori.<br />

Tali percorsi di formazione, peraltro, sono stati già attivati, anche se in modo non<br />

sistematico, per polizia e carabinieri, mentre il personale pen<strong>it</strong>enziario minorile frequenta<br />

appos<strong>it</strong>i corsi di formazione e di aggiornamento curati dal Dipartimento della giustizia minorile<br />

del Ministero della giustizia, che si svolgono nelle tre scuole di formazione del personale<br />

esistenti in Italia. Essendo, infatti, centrale l’attenzione che il sistema della giustizia<br />

minorile rivolge alle specifiche esigenze dei minorenni, nell’ottica prior<strong>it</strong>aria di garantire<br />

loro condizioni di v<strong>it</strong>a migliori e più adeguate, nonché di intensificare la funzione risocializzante,<br />

rieducativa e riparativa della pena, il Dipartimento per la giustizia minorile ha<br />

elaborato una proposta di disegno di legge che, se approvato, potrebbe ulteriormente diversificare<br />

e personalizzare le risposte di giustizia in relazione alle tipologie di reato e alle<br />

caratteristiche del soggetto minorenne, aumentandone le possibil<strong>it</strong>à di rapida fuoriusc<strong>it</strong>a<br />

dal circu<strong>it</strong>o penale e rafforzando il processo di risocializzazione.<br />

Il testo prevede che nell’esecuzione delle misure penali nei confronti dei minori di anni<br />

18 e dei giovani adulti per i reati commessi durante la minore età va assicurato, prior<strong>it</strong>ariamente,<br />

un trattamento educativo fortemente orientato al recupero della cultura della<br />

legal<strong>it</strong>à e che tale esecuzione perciò deve:<br />

• essere rispettosa dei principi e dei dir<strong>it</strong>ti riconosciuti dalla Cost<strong>it</strong>uzione, dalle convenzioni<br />

e dalle raccomandazioni internazionali;<br />

• essere improntata a imparzial<strong>it</strong>à, senza distinzione di sesso, origine etnica, nazional<strong>it</strong>à,<br />

cultura, lingua, religione, opinione pol<strong>it</strong>ica, condizione personale e sociale;<br />

• garantire i processi di socializzazione di ciascuno attraverso validi rapporti educativi<br />

e sociali;<br />

• avviare i processi di maturazione e di responsabilizzazione ai fini della consapevolezza<br />

delle conseguenze socialmente negative delle proprie azioni, della acquisizione<br />

di nuove abil<strong>it</strong>à sociali e del pos<strong>it</strong>ivo inserimento e reinserimento;<br />

• realizzare percorsi idonei di educazione alla legal<strong>it</strong>à;<br />

• essere adeguata alle condizioni fisiche e culturali di ristretto, in relazione alle sue risorse<br />

personali, familiari e sociali, alla sua storia e ai suoi bisogni di maturazione psicofisica<br />

e morale;<br />

• essere attuata con gli apporti degli operatori, della famiglia e della comun<strong>it</strong>à esterna<br />

opportunamente coordinati tra loro;<br />

• essere attenta ad assicurare al minorenne il dir<strong>it</strong>to alla salute fisica e psichica;<br />

• essere mirata a mantenere e favorire i rapporti con le persone con cui esiste un legame<br />

familiare e affettivo, quando non vietati dall’autor<strong>it</strong>à giudiziaria competente;

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