Terzo - Quarto Rapporto Governativo - Minori.it
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156 <strong>Terzo</strong>-quarto rapporto alle Nazioni un<strong>it</strong>e sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia<br />
del nuovo obbligo scolastico, entrambi regolati dalla L. 296/2006. Si tratta di un intervento<br />
normativo in linea con quanto stabil<strong>it</strong>o dalla Convenzione OIL n. 138 del 1973, che fissa<br />
l’età minima a 15 anni ma non vieta, anzi auspica, una sempre maggiore attenzione degli<br />
Stati firmatari ad accrescere le tutele per i minori di anni 18, e che subordina l’accesso<br />
al lavoro al compimento dell’obbligo scolastico.<br />
In continu<strong>it</strong>à con quanto programmato negli anni precedenti, nel 2006 il Governo ha,<br />
tra le varie attiv<strong>it</strong>à, rilanciato il Tavolo di coordinamento tra Governo e parti sociali per il<br />
contrasto dello sfruttamento del lavoro minorile, ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o nel 1998. Nel corso di diversi incontri,<br />
i ministeri promotori del Tavolo (ovvero il Ministero della solidarietà sociale e il<br />
Ministero del lavoro e della previdenza sociale), hanno raccolto le osservazioni e le istanze<br />
provenienti sia dagli altri ministeri ed enti ist<strong>it</strong>uzionali coinvolti, tra cui le associazioni<br />
imprend<strong>it</strong>oriali e i sindacati, sia da alcune rappresentanze della società civile, ovvero organizzazioni<br />
non governative che da anni si interessano alla tematica del lavoro minorile.<br />
Questo ha consent<strong>it</strong>o al Tavolo di arricchirsi dell’esperienza dei diversi soggetti competenti<br />
in materia, e ha portato a una prima riformulazione della Carta degli impegni sottoscr<strong>it</strong>ta<br />
sempre nel 1998 per promuovere i dir<strong>it</strong>ti dell’infanzia e dell’adolescenza ed eliminare lo<br />
sfruttamento del lavoro minorile. La nuova bozza è stata integrata di alcune prior<strong>it</strong>à, tra<br />
cui: l’impegno a cost<strong>it</strong>uire Tavoli locali sullo stesso tema; l’attenzione rivolta ad alcune categorie<br />
particolarmente vulnerabili di minori, maggiormente esposti a rischio di sfruttamento,<br />
quali i minori poveri, stranieri, v<strong>it</strong>time di tratta, i minori sottoposti a provvedimenti<br />
penali con particolare riferimento ai minori non accompagnati extracomun<strong>it</strong>ari e neocomun<strong>it</strong>ari,<br />
i minori abbandonati, i bambini e ragazzi rom, i disabili; la necess<strong>it</strong>à di azioni<br />
per far emergere il lavoro sommerso; l’impegno ad aumentare il raccordo con le amministrazioni<br />
locali per prevenire la dispersione scolastica, a promuovere progetti per<br />
l’inclusione sociale, con attenzione particolare al fenomeno dell’accattonaggio, a rilanciare<br />
il ruolo della scuola, a valorizzare le buone pratiche di responsabil<strong>it</strong>à sociale d’impresa<br />
finora avviate, a instaurare un rapporto di informazione e sostegno con le famiglie.<br />
Come strategia globale, nel periodo considerato il Ministero del lavoro e delle pol<strong>it</strong>iche<br />
sociali ha intrapreso una serie di azioni rientranti in un Programma integrato contro<br />
lo sfruttamento del lavoro minorile, attraverso le attiv<strong>it</strong>à promosse in convenzione con il<br />
Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza.<br />
Nel 2004 è stato pubblicato dal Centro nazionale il quaderno n. 30 dal t<strong>it</strong>olo Bambini<br />
e adolescenti che lavorano: un panorama dall’Italia all’Europa, focalizzato all’acquisizione<br />
di dati e informazioni relative alle esperienze in corso a livello europeo su questo tema,<br />
e nel quale sono stati diffusi i primi risultati dell’indagine ISTAT sul lavoro minorile.<br />
Quest’ultima si è conclusa nel 2002 con la presentazione pubblica dei dati rilevati dall’inchiesta,<br />
in occasione della giornata internazionale sul lavoro minorile del 12 giugno, che<br />
vede impegnati ogni anno i ministeri competenti nell’organizzazione di seminari e convegni<br />
a Roma, in collaborazione con l’OIL. L’indagine ISTAT, già presentata nel <strong>Rapporto</strong> precedente,<br />
oltre a offrire una stima sul lavoro minorile in Italia, presenta anche le cause e le<br />
motivazioni del fenomeno.<br />
Dal 2005 è entrata in piena attuazione la realizzazione, con un aggiornamento costante,<br />
del s<strong>it</strong>o web <strong>Minori</strong> e lavoro, promosso dal Ministero delle pol<strong>it</strong>iche sociali e gest<strong>it</strong>o dal Centro<br />
nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza. Questa piattaforma<br />
online raccoglie tutte le informazioni e notizie di rilievo a livello nazionale e internazionale<br />
relative al rapporto tra minori e lavoro. Inoltre, fornisce indicazioni sui principali eventi in<br />
corso in Italia, con un’attenzione anche alla dimensione europea e mondiale; raccoglie la<br />
normativa esistente in materia e i dati più recenti disponibili. L’utenza che consulta queste