Verbale CC 29 marzo 2011 - Comune di Treviglio

Secondo me la configurazione di una votazione sull’interpretazione
Benevolo, va configurata come votazione in un contesto di elevazione di
questo documento a interpretazione autentica del P.G.T. adottato. È in
quel contesto, da quanto ho capito, che deve svilupparsi la votazione,
altrimenti si avrebbe una votazione disgiunta dalla delibera
sull’istruttoria, mentre istruttoria e delibera formano un tutt’uno.
Non so se sono riuscito a spiegarmi. Per andare per le vie pratiche,
l’eventuale bocciatura dell’interpretazione Benevolo intesa come norma
di interpretazione generale e astratta, non blocca la procedibilità della
delibera di merito, perché non si può votare l’istruttoria disgiuntamente
dal merito della proposta. La votazione a se stante è concepibile nel
momento in cui la si eleva a norma di interpretazione autentica
dell’intero P.G.T. –
Consigliere Brambilla
A me sembra che noi adesso dobbiamo decidere due cose, la prima
cosa se accogliere la richiesta di votare, perché questa richiesta dice: I
sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono che venga votata
l’interpretazione. Quindi chiedono che venga votata e noi dobbiamo
decidere se siamo d'accordo di votarla. Certo, questa è una richiesta al
Consiglio Comunale … cioè i due sottoscrittori chiedono al Consiglio
Comunale che venga votata l’interpretazione. Allora il Consiglio
Comunale decide se votarla o non votarla, prima domanda. Seconda
domanda, se decide di votarla allora dobbiamo decidere che cosa
votare, perché io non ho mica capito cosa dobbiamo votare.
Presidente
Votiamo se si chiede o meno l’interpretazione, se questa
interpretazione fatta è un’interpretazione…
Consigliere Brambilla
Non c'è mica scritto così caro Presidente! Allora io non so leggere
l’italiano Loro chiedono se possiamo votare. Io dico votiamo se
possiamo votare.
Presidente
Vediamo di uscire da questa impasse. Consigliere Scarpellino.
Consigliere Scarpellino
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