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BILANCIO - Cassa di Risparmio di San Miniato

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18Relazione del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione sulla GestioneBilancio 2008Dal punto <strong>di</strong> vista settoriale è soprattutto l’industria in senso stretto a subire gli effetti più negativi, conuna contrazione del valore aggiunto prodotto intorno al 3,5%, cui si affianca quello dell’industria dellecostruzioni (- 0,7%), che evidentemente paga, anche in Toscana, lo scoppio della bolla immobiliare con ilconseguente freno dell’attività costruttiva. Ma il calo dei consumi, oltre a quello della produzione industriale,riversa i suoi effetti anche sul terziario il cui valore aggiunto prodotto si riduce, sebbene in tono minore, sia nelsettore del commercio, alberghi, ristoranti e trasporti (-0,4%), sia in quello del cre<strong>di</strong>to, attività immobiliari eprofessionali (-0,2%). Solo le altre attività <strong>di</strong> servizio, comprendenti soprattutto i servizi pubblici, presentanoaumenti (+0,2%) molto deboli del valore aggiunto, mentre l’agricoltura (+1,7%) sembrerebbe conseguirerisultati più positivi, trainata dal buon andamento delle ven<strong>di</strong>te all’estero.Grafico 24LE DINAMICHE SETTORIALI DEL VALORE AGGIUNTO NEL 2008Tassi <strong>di</strong> variazione rispetto al 2007AgricolturaInd. in senso strettoCostruzioniCommercio, alberghi e ristoranti, trasportiCre<strong>di</strong>to; attività immobiliari ed professionaliAltre attività <strong>di</strong> serviziTOTALE-4 -3 -2 -1 0 1 2Fonte stime IRPETGli effetti <strong>di</strong> questa fase iniziale della recessione non si sono ancora scaricati sull’occupazione, che rimane,in Toscana, sostanzialmente sui livelli dello scorso anno, soprattutto per il contributo positivo che viene ancoradal terziario. Si riduce quin<strong>di</strong> il valore aggiunto per addetto, con riflessi però solo parziali sui red<strong>di</strong>ti da lavoro<strong>di</strong>pendente che, nelle forme più strutturate, hanno potuto usufruire del rinnovo <strong>di</strong> molti contratti <strong>di</strong> lavorospuntando quin<strong>di</strong> aumenti retributivi. Aumentano però anche le forme meno strutturate, specie nei servizi, coneffetti in questo caso riduttivi del costo del lavoro. Tutto questo però non può essere certamente consideratoun risultato definitivo, dal momento che ovviamente nelle prime fasi <strong>di</strong> una recessione questa ricade sui red<strong>di</strong>tipiù flessibili che sono i profitti (e quin<strong>di</strong> anche i red<strong>di</strong>ti da lavoro autonomo) e quelli dei lavoratori più precari;tuttavia se la crisi <strong>di</strong>venisse più duratura è assai probabile che gli effetti negativi non tar<strong>di</strong>no a propagarsi anchesulle componenti meno flessibili, generando quin<strong>di</strong> cadute occupazionali anche <strong>di</strong> rilievo prima nel settoreindustriale e poi, a seguire, negli altri.Tabella 2.1LA DINAMICA DI ALCUNE GRANDEZZE NEL CORSO DEI PRIMI TRE TRIMESTRI DEL 2008I° trimestre II° trimestre III° trimestreProduzione industriale (Unioncamere Toscana-Confindustria Toscana) -0,9 -2,6 - 3 , 0Esportazioni <strong>di</strong> beni a prezzi correnti (ISTAT) 3,9 -6,7 - 5 , 5Occupati (ISTAT) 3,5 2,4 0 , 9Ven<strong>di</strong>te al dettaglio (Unioncamere Toscana) -1,1 -2,2 -2,4

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